Con una dotazione di 750 miliardi di Euro, di cui 390 di sussidi, i leader europei hanno dato l’ok al Recovery Fund al termine di un duro negoziato iniziato venerdì scorso e terminato verso le 5,30 di questa mattinata.
di Adriano Manna
Piatto ricco per l’Italia, che vede assegnarsi 209 miliardi, di cui 80 di sussidi ed oltre 120 miliardi di prestiti, ma dovrà accettare forme più intrusive di controllo nella gestione del denaro.
Grande la soddisfazione del Primo ministro Conte: “Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie”, ha affermato nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. “Il governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano. Ora avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre”.
Passaggio storico per l’Unione europea
L’accordo, per quanto rappresenti un naturale compromesso condizionato dall’ostracismo dei cosiddetti “paesi frugali” rappresenta un successo per la stessa Unione europea, che vede accrescere il bilancio comune per i prossimi sette anni a 1.074 miliardi di Euro.
L’intesa rappresenta anche un vero e proprio passaggio paradigmatico per l’Unione, poichè per la prima volta i 27 Stati membri hanno dato mandato alla Commissione europea di indebitarsi a loro nome per una somma ingente, instaurando così per la prima volta un vero e proprio debito comune europeo.
La reazione della destra sovranista
L’accordo raggiunto questa notte mette in seria difficoltà la narrazione della destra sovranista europea, i cui principali leader hanno rilasciato affermazioni abbastanza scomposte sui social: Marine Le Pen, leader dell’estrema destra francese ha descritto l’accordo come “la peggiore intesa per la Francia nella storia dell’Ue” e ha accusato il presidente Emmanuel Macron di aver sacrificato “il nostro futuro e la nostra indipendenza per proteggere il suo ego”.
Un vero e proprio attacco agli italiani è invece giunto da Geert Wilders, leader sovranista olandese e alleato di Matteo Salvini: “Il primo ministro Giuseppe Conte è molto soddisfatto. Ottiene 82 miliardi di regali con i nostri soldi. Gli italiani sono tre volte più ricchi degli olandesi e lì difficilmente pagano le tasse. Ora saremo noi a pagarli, grazie alle ginocchia deboli di Rutte”.