In questi giorni ricevo di continuo notifiche sui miei social media, dopo che i virulenti fan del Chinagate hanno condiviso un video che ha la pretesa di mostrare dei musulmani uiguri caricati su un treno per essere portati nei campi di concentramento.
In realtà [in inglese] questo è un vecchio video che è già apparso lo scorso anno, ma sta magicamente girando di nuovo come nuova e scioccante rivelazione nel 2020, ora che l’isteria [in inglese] occidentale sulla Cina è ufficialmente ripartita in quarta, esattamente nello stesso momento in cui gli Stati Uniti mettono in atto una delle escalation [in inglese] più pericolose e provocatorie degli ultimi anni nel Mar Cinese Meridionale.
— Carl Zha (@CarlZha) 17 luglio 2020. Quindi, questo vecchio video da #Xinjiang con il trasferimento di detenuti da Kashgar a Korla sta di nuovo facendo il giro dei sociali. Comparso per la prima volta nel settembre 2019, in base all’analisi delle immagini, sembra essere piuttosto un video più vecchio, risalente al 2018.
Tutti quelli che mi hanno taggato su questo video, lo hanno presentano come un “tana!” evidente, esattamente nella stessa maniera in cui i fan del Russiagate hanno passato anni a taggarmi in ogni “ENORME-NOTIZIA-BOMBA-IL-CERCHIO-SI-STA-CHIUDENDO” di una fuffa narrativa di fonte inconsistente per la loro smascherata teoria [in inglese] del complotto secondo cui il Cremlino si era infiltrato ai massimi livelli del Governo americano.
Sono convinti al 100% che il video mostri degli Uiguri mentre vengono caricati su un treno diretto ad un campo di concentramento, soltanto perché è quel che è scritto in sovraimpressione. Non stanno guardando i dati reali e non stanno pensando in maniera critica, stanno guardando la narrativa e ci stanno credendo ciecamente, per fede. Il che, in un mondo post-invasione dell’Iraq, è una cosa assolutamente folle da fare quando viene data informazione su una nazione che è stata presa di mira dall’Impero centralizzato negli Stati Uniti.
Di fatto non c’è nulla nel video che ci dica che questi siano degli Uiguri che vengono mandati in un campo di “rieducazione”, e non sia invece semplicemente un comune trasferimento [in inglese] di prigione di carcerati, come quelli che avvengono sempre nel molto più affollato [in inglese] sistema carcerario statunitense. Non è si sa [in inglese]. Ci è stato detto [in inglese] da Andrew Marr della BBC (lo stesso Andrew Marr il cui falso giornalismo è stato deriso [in inglese] anni fa da Noam Chomsky) che è stato “autenticato dalle agenzie di intelligence occidentali e dagli esperti australiani”, che in pratica sono la stessa cosa [in inglese], ed è proprio questa l’entità della prova. Di nuovo, questa è una fonte folle a cui credere in un mondo post-invasione dell’Iraq.
C’è di fatto dovizia di ragioni per essere fortemente scettici rispetto la narrativa dell’establishment riguardo a ciò che sta succedendo agli Uiguri nello Xinjiang [tutti i link sono in inglese]. Ma non è questo il punto che ora vorrei chiarire.
Caitlin Johnstone, 8 luglio 2020. Questo “thread” è la riproduzione per i posteri di una buona serie di tweet di @OohTheChilliOil, un account cancellato da Twitter per ragioni sconosciute, sul “genocidio degli Uiguri”. L’unico storico di questi tweet che sono riuscita a trovare è dannatamente quasi illeggibile, quindi sto rimettendo insieme i pezzi qui:
Ciò che sto provando a chiarire ora, è che l’unica sana risposta ad ogni narrativa che sia promossa dalle agenzie di intelligence occidentali e dai loro stenografi dell’informazione riguardo ai governi che hanno resistito dall’essere assorbiti nella massa informe dell’Impero, è uno scetticismo forte e inesorabile. Queste organizzazioni hanno una così vasta e ben nota storia [in inglese] di menzogne proprio su questo tipo di cose, che non ci hanno lasciato alcuna scelta se non quella di rifiutare di credere a tutto ciò che dicono, facendo a meno di una marea di prove verificabili in maniera indipendente, se vogliamo avere una relazione con la realtà basata sui fatti.
Il che non significa che la Cina abbia un governo meraviglioso. Non significa neanche che siano false tutte le cose negative che ci vengono detto su ciò che il Governo cinese sta facendo. E’ del tutto possibile che quel video mostri esattamente ciò che ci stanno dicendo con insistenza di credere che sia. Semplicemente non c’è alcun modo per esserne certi, in un modo o nell’altro, in un ecosistema di informazione che è così seriamente corrotto dalla manipolazione di una narrativa propagandistica.
Di certo, il governo cinese è tutt’altro che senza peccato. Sembra essere una costante che le strutture di potere che hanno segreti e fanno propaganda finiscono sempre per fare cose orribili. Ma ciò non significa continuare a credere qualsiasi storia che agevola la guerra fredda con cui siamo nutriti dalle strutture di potere occidentali. Non se vogliamo evitare di essere ingannati e servire pro-bono come propagandisti [in inglese] della CIA, strumenti inconsapevoli di una macchina da guerra omicida.
E’ in corso una Terza Guerra Mondiale al rallentatore [in inglese] tra l’alleanza di potere centralizzata negli Stati Uniti e le nazioni come la Cina, che hanno resistito a farsi assorbire, e quella guerra è ampiamente facilitata dalla propaganda. Se non vogliamo diventare dei propagandisti a nostra volta, dovremmo rifiutarci di credere alle storie che ci vengono raccontate sulle cose terribili e orribili che stanno facendo le nazioni non allineate, e che richiedono in risposta ampie sanzioni, sovvertimento e interventismo.
Il che non significa credere al contrario di ciò che ci viene detto: significa semplicemente astenersi da credere ad entrambe le versioni e rimanere agnostici fino a quando non viene prodotta una prova consistente e verificabile. Credere alla dannosa narrativa sui governi presi di mira dagli Stati Uniti è stupido esattamente quanto credere alle parole di un noto bugiardo compulsivo su qualcuno che lui odia.
La Cina è una tale curiosa anomalia nella matrice della narrativa. Molti che solitamente sono scettici sulle affermazioni dei governi occidentali, si bevono immediatamente qualsiasi cosa gli venga detto sulla Cina. Non solo credono a tali affermazioni, ma non gli viene neanche in mente di metterle seriamente in discussione. E’ come se fossero davvero inconsapevoli del fatto che possa essere un’opzione anche lo scetticismo verso la narrativa dell’establishment sulla Cina. Le affermazioni scivolano proprio nel contenitore “credere” della loro mente, completamente senza controllo da parte di un qualcosa che somigli ad un pensiero critico.
Io discuto online su tutto lo spettro politico che riguarda la Cina, e una percentuale sorprendente di interlocutori ha fatto esattamente zero ricerche per esaminare criticamente queste affermazioni, anche se sono persone che di solito sono relativamente critiche verso la politica estera di Washington. Spesso sono completamente inconsapevoli del fatto che una qualche affermazione che stanno facendo non è soltanto messa in discussione, ma ha anche una grande quantità di prove contro di essa. Questo perché non hanno fatto alcuna ricerca per scoprire se sia vero quel che gli è stato detto. Fanno queste ricerche sull’Iran, le fanno sulla Russia, le fanno sulla Siria, ma con la Cina tutto lo scetticismo se ne va immediatamente a quel paese. E’ una cosa stranissima.
Siate sempre profondamente scettici delle dichiarazioni fatte su dei governi presi di mira dai noti bugiardi che guidano l’Impero centralizzato sugli Stati Uniti. Sempre, sempre, sempre, sempre. Se promuovete la propaganda imperialista, allora siete altrettanto colpevoli per lo spargimento di sangue e la sofferenza che agevolano coloro che stanno di fatto lanciando i missili.
Siate scettici, amici miei.
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Articolo Caitlin Johnstone pubblicato su Russia Today il 23 luglio 2020
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per Saker Italia.
[I commenti in questo formato sono del traduttore]