Mercedes Barcha, Gaba


Francesco Cecchini


Mercedes Barcha è morta a Città del Messico il 15 agosto 2020 all’età di 87 anni, sei anni dopo quella di Gabo, suo marito. Nelle foto che la ritraggono, giovane e sorridente, i lineamenti sono anche eredità del nonno paterno, che veniva dall’Egitto. Mercedes Barcha, Gaba, come veniva chiamata, fu una donna importante, senza il suo appoggio Gabriel García Márquez non sarebbe stato lo scrittore che fu.
Per esempio, l’ influenza della donna si riflette nella dedica dell’ “Amore ai tempi del colera”, che dice “Per Mercedes, ovviamente”.
Innanztutto fu importante per Cien años de soledad, Cento Anni di Solitudine. Mentre vivevano a Città del Messico, “Cent’anni di solitudine” venne pubblicato a Buenos Aires, dopo un anno e mezzo di scrittura. Il libro divenne una reale sensazione letteraria.
Questo è il racconto di Gabriel García Márquez
Senza Mercedes non avrei potuto scrivere Cent’anni di solitudine, si è fatta carico della situazione, avevo comprato un’auto mesi fa, l’ho impegnata e le ho dato i soldi, calcolando che sarebbe bastato vivere per sei mesi circa, ma io Ho passato un anno e mezzo a scrivere il libro. Quando finirono i soldi non mi disse niente. Riuscì – non so come – che il macellaio gli desse la carne, il panettiere il pane e che il proprietario dell’appartamento aspettasse l’affitto nove mesi. Si è preso cura di tutto a mia insaputa, portandomi anche cinquecento fogli di carta. Fu lei che, una volta terminato il libro, mise il manoscritto nella posta per inviarlo a Editorial Sudamericana “
Quindi Mercedes per Gabriel non fu solo una moglie. Più che un matrimonio, erano una squadra, un duo. Viveva in un mondo fantastico e lei viveva nella realtà.
Che la terra, vicina al tuo amore, Gabriel ti sia lieve, Mercedes Barcha, Gaba.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: