di Yu Jincui – Global Times


Mentre le prospettive di cooperazione internazionale diminuiscono grazie all’animosità del presidente degli Stati Uniti Donald Trump verso il multilateralismo e al rifiuto delle responsabilità internazionali sotto gli slogan di “America First” e “Make America Great Again”, viene sollevata una domanda ipotetica: cosa succederebbe se la Cina adottasse slogan come “China First” e “Make China Great Again”?

Tutti i paesi perseguono i propri migliori interessi nazionali e ogni paese vuole essere grande. Questa è la base per la continuità culturale. Tutti i cittadini di ogni paese mantengono la loro nazione nel profondo del cuore. Supportano le politiche che danno la priorità allo sviluppo del proprio paese. La Cina non fa eccezione. Ha continuato a promuovere lo sviluppo per il miglioramento dei suoi cittadini.

La differenza è: rendere grande gli Stati Uniti viene espresso attraverso un approccio egoistico “America First” che calpesta gli interessi di altri paesi. La Cina invece persegue un approccio vantaggioso per tutti ed esplora la convivenza con società diverse.

Date un’occhiata a ciò che gli Stati Uniti hanno fatto attenendosi alla dottrina America First. Hanno lanciato guerre commerciali con le principali economie di tutto il mondo, tra cui Cina ed Europa, affermando che la Cina e altri partner commerciali hanno da tempo approfittato degli Stati Uniti. Washington si è ritirata dai meccanismi e dai patti multilaterali internazionali uno dopo l’altro. Ciò sta causando un caos senza precedenti all’ordine internazionale.

Gli Stati Uniti hanno minacciato gli alleati di aumentare le loro spese militari per la protezione degli Stati Uniti. In mezzo alla pandemia di coronavirus, hanno bloccato le spedizioni e scavalcato altri paesi, per lo più alleati, nel mercato globale sempre più difficile per l’equipaggiamento protettivo dal coronavirus, essendo così accusato di pirata moderno.

L’approccio “America First” che Trump ha adottato per “Make America Great Again” riflette infatti l’egoismo senza precedenti degli Stati Uniti. Fondamentalmente si traduce in: “Non ci preoccupiamo degli altri o di ciò che accade finché siamo bravi”. È irrimediabilmente legato a un mix di unilateralismo, bullismo e ricatto – ciò contro cui la Cina si è da tempo opposta e contro cui ha invitato la comunità internazionale a combattere. La Cina non cercherà mai lo sviluppo del paese attraverso un approccio egoistico in stile nordamericano.

La Cina ha trovato una strada adatta per realizzare il suo sviluppo. Insistendo sulla via del socialismo con caratteristiche cinesi, ha costantemente approfondito le riforme e l’apertura per aderire a un’ascesa pacifica. La Cina ha raggiunto uno sviluppo notevole. Una ragione importante del successo della Cina può essere attribuita al modo in cui ha integrato il suo sviluppo con la cooperazione internazionale.

La Cina cerca risultati vantaggiosi per tutti nella realizzazione del suo sviluppo. Il processo di sviluppo della Cina è un processo di profonda integrazione con il mondo e per massimizzare i benefici per la comunità internazionale.

Ha interagito a livello globale attraverso la Belt and Road Initiative proposta dalla Cina. Questa ha attirato oltre 100 paesi. Sotto l’iniziativa, la cooperazione ha trasceso le differenze di sistemi politici e ideologie.

Washington ha confezionato il suo orientamento “America First” come un tentativo di far fiorire la libertà e la democrazia mentre diffamava gli sforzi della Cina per beneficiare della cooperazione globale come risoluti.

Tuttavia, la dottrina “America First” non è riuscita a far tornare grandi gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono profondamente impantanati con il coronavirus e profondi problemi economici. Il suo unilateralismo è stato denunciato da molti paesi e regioni in tutto il mondo mentre gli alleati si allontanano gradualmente da esso. Sempre più paesi vedranno e condanneranno la natura egoista e unilaterale della dottrina “America First” e sosterranno le opinioni della Cina sulla cooperazione vantaggiosa per tutti.

Non è sbagliato che gli Stati Uniti conino slogan come “America First” e “Make America Great Again”. Quello che non va sono i mezzi che hanno adottato per realizzare questi obiettivi. “Make America Great Again” non può essere un one-man show. Non può essere separata dalle interazioni cooperative con il mondo.

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cosa_succederebbe_se_la_cina_adottasse_slogan_come_china_first_e_make_china_great_again/82_36751/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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