La polizia negli Stati Uniti ha sparato, uccidendolo, ad un membro del gruppo antagonista Antifa che era sospettato di aver ucciso un attivista di estrema destra nelle proteste a Portland, in Oregon. Lo riferiscono diversi media fra cui New York Times e Bbc citando fonti ufficiali. Si tratta di Michael Reinoehl, di 48 anni.
Sarebbero quattro gli agenti delle forze dell’ordine coinvolti nell’episodio, stando alle prime ricostruzioni tutte di fonte poliziesca: Ray Brady, dell’ufficio dello sceriffo di Thurston County, ha riferito in un’intervista che Reinoehl era uscito da un appartamento ed era salito su un’auto e che “mentre gli agenti si apprestavano ad arrestarlo sono stati esplosi colpi di arma da fuoco” (non si sa da chi) e ha aggiunto che secondo gli agenti sul posto il sospetto era armato. Ancora più paradossale la ricostruzione del mandato di arresto. Per Reinoehl era scattato ieri, emesso dalla polizia di Portland, dopo che Vice News aveva pubblicato un’intervista in cui “questi sembrava ammettere” di aver sparato lo scorso 29 agosto colpendo a morte l’attivista di destra, “Non avevo scelta”, aveva detto Reinoehl nell’intervista.