Dopo anni di battaglie legali per veder riconosciute le responsabilità del suo avvelenamento, il maresciallo Diana è morto del tumore causato dalla sua esposizione all’uranio impoverito dei proiettili sparati dai soldati USA.
Oltre 3OO soldati italiani sono morti di cancro perché mandati in sporche guerre, dalla Somalia al Kosovo, senza neppure adeguata protezione contro le radiazioni. Tutti i ministri della Difesa e tutti i governi degli ultimi trent’anni sono politicamente responsabili della strage, che continua ad essere insabbiata. Un’altra strage di stato.
Giorgio Cremaschi PaP