Uno dei candidati alla presidenza boliviana, l’ex presidente Jorge Quiroga, ha annunciato di voler abbandonare la corsa alle elezioni del 18 ottobre, per non favorire – ha spiegato – una vittoria del candidato sostenuto dall’ex leader socialista Evo Morales, Luis Arce. L’ultimo sondaggio gli ha attribuito l’1,1% delle intenzioni di voto contro il 29% di Arce, davanti a un altro ex presidente, il centrista Carlos Meza (19%), e al regionalista di destra Luis Fernando Camacho, con circa il 10%. A settembre, anche la presidente ad interim boliviana Jeanine Añez aveva ritirato la sua candidatura alle elezioni presidenziali con la stessa motivazione, invocando unità contro il Mas, partito di Morales. Añez, senatrice di destra diventata presidente ad interim dopo l’estromissione di Evo Morales, ha spiegato allora che la presenza di troppi candidati potrebbe portare alla vittoria del MAS. “Se non ci uniamo, Morales torna”, ha detto. Un sondaggio gli aveva appena assegnato il quarto posto nelle intenzioni di voto con il 7%. Per essere dichiarato vincitore al primo turno, un candidato deve ottenere più del 50% dei voti, oppure il 40% con una differenza di 10 punti sul secondo. Un secondo turno è previsto per il 29 novembre. I boliviani devono anche eleggere un vicepresidente e rinnovare l’intero Parlamento.