di Dave Lindorff

Ultim’ora! Le bombe e le testate atomiche si sono appena unite alle mine terrestri, alle bombe batteriologiche e chimiche e alle bombe a frammentazione quali armi illegali in base alla legge internazionale quando, il 24 ottobre, una cinquantesima nazione, il paese centro-americano dell’Honduras ha ratificato e firmato un trattato dell’ONU sulla Proibizione delle Armi Nucleari.

Naturalmente la realtà è che nonostante questa messa al bando delle mine terrestri e della bombe a frammentazione da parte dell’ONU, gli Stati Uniti continuano a usarle e a venderle regolarmente ad altri paesi, non hanno distrutto le proprie scorte di armi chimiche e continuano la controversa ricerca su batteri bellici che i critici affermano abbiano potenziali utilità e scopo difensivi/offensivi (gli Stati Uniti sono noti per aver utilizzato una guerra illegale batteriologica contro sia la Corea del Nord sia Cuba negli anni Cinquanta e Sessanta).

Detto questo, il nuovo trattato che mette al banco le armi nucleari, cui il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e l’amministrazione Trump si sono strenuamente opposti e che hanno esercitato pressioni su paesi perché non lo firmassero o ritirassero la loro firma, è un grande passo in direzione dell’obiettivo di abolire queste armi orrende.

Come dice a ThisCantBeHappening Francis Boyle, docente di diritto internazionale presso l’Università dell’Illinois, che ha contribuito a redigere la legge internazionale contro le armi chimiche e batteriologiche: “Le armi nucleari sono con noi da quando furono usate criminalmente contro Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Saremo in grado di liberarcene solo quando la gente si renderà conto che non sono solo illegali e immorali, ma anche criminali. Dunque anche solo per tale motivo questo Trattato è importante in termini di criminalizzazione delle armi nucleari e della deterrenza nucleare”.

David Swanson, autore di numerosi libri promotori di un bando non solo alle armi nucleari ma alla guerra stessa, e direttore statunitense dell’organizzazione globale, spiega come il nuovo trattato dell’ONU contro le armi nucleari, rendendo illegali le armi in base alla legge internazionale nel rispetto di una Carta dell’ONU di cui gli Stati Uniti sono sia autori sia primi firmatari, contribuirà al movimento popolare globale per eliminare queste armi definitive di distruzione di massa.

Dice Swanson: “Il trattato fa diverse cose. Stigmatizza i difensori delle armi nucleari e i paesi che le detengono. Assiste il movimento per i disinvestimenti contro società coinvolte in armi nucleari, poiché nessuno vuole investire in cose di dubbia legalità. Aiuta a premere su nazioni allineati con l’esercito statunitense affinché aderiscano a firmare il trattato e abbandonino la fantasia dell’’ombrello nucleare’. E aiuta a premere sulle cinque nazioni in Europa che attualmente consentono illegalmente scorte di atomiche statunitensi entro i loro confini affinché le allontanino”.

Swanson aggiunge: “Può anche contribuire a incoraggiare nazioni di tutto il mondo con basi statunitensi a cominciare a mettere in atto restrizioni circa quali armi gli Stati Uniti possono dispiegare in tali basi”.

La lista delle 50 nazioni che hanno sin qui ratificato il trattato dell’ONU, nonché delle altre 34 che lo hanno firmato ma devono ancora ottenere la ratifica dei loro governi, è disponibile per l’esame qui. All’ONU i termini della Carta per la ratifica di un trattato internazionale richiedono la ratifica da parte di 50 nazioni affinché esso entri in vigore. C’è stata una considerevole motivazione a ottenere la ratifica richiesta entro il 2021, che segnerà il settantacinquesimo anniversario dello sganciamento del prime e, grazie a Dio, uniche due bombe nucleari in guerra, le bombe statunitensi sganciate nell’agosto del 1945 sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Con la ratifica da parte dell’Honduras, il trattato ora entrerà in vigore il 1° gennaio 2021.

Nell’annunciare la ratifica del trattato, che è stato stilato e approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2017, il Segretario Generale Antonio Guterres ha elogiato il lavoro dei gruppi della società civile di tutto il mondo che hanno premuto per la ratifica. Ha selezionato tra essi la International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICANW), che ha ricevuto un Premio Nobel per la Pace nel 2017 per il suo lavoro.

La direttrice esecutiva dell’ICANW, Beatrice Fihn, ha dichiarato la ratifica del trattato “un nuovo capitolo del disarmo nucleare”. Ha aggiunto: “Decenni di attivismo hanno ottenuto ciò che molti avevano detto impossibile: le armi nucleari sono vietate”.

In effetti, a partire dal 1° gennaio, le nove nazioni con armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia, India, Pakistan, Israele e la Repubblica Popolare Democratica delle Corea) sono tutti stati fuorilegge fino a quando non avranno eliminato quelle armi.

Quando gli Stati Uniti si stavano affrettando a sviluppare la bomba atomica durante la Seconda guerra mondiale, inizialmente per la preoccupazione che la Germania di Hitler stesse tentando di fare lo stesso, ma in seguito con l’obiettivo di ottenere un monopolio della super arma per conquistare il controllo su avversari quale l’allora Unione Sovietica e la Cina comunista, numerosi grandi scienziati del Progetto Manhattan, tra cui Nils Bohr, Enrico Fermi e Leo Szilard, si opposero al suo uso dopo la guerra e tentarono di far sì che gli Stati Uniti condividessero i segreti della bomba con l’Unione Sovietica, alleata degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale. Sollecitarono trasparenza e uno sforzo di negoziare un divieto all’arma. Altri, come lo stesso Robert Oppenheimer, lo scienziato direttore del Progetto Manhattan, si opposero strenuamente ma senza risultato al successivo sviluppo della molto più distruttiva bomba all’idrogeno.

L’opposizione all’intenzione degli Stati Uniti di mantenere un monopolio della bomba e timori che sarebbe stata usata preventivamente contro l’Unione Sovietica dopo la fine della Seconda guerra mondiale (come il Pentagono e l’amministrazione Truman aveva segretamente programmato di fare una volta prodotte bombe sufficienti e aerei Stratofortress B-29 per trasportarle) motivarono numerosi scienziati del Progetto Manhattan, il profugo tedesco Klaus Fuchs e lo statunitense Ted Hall, a divenire spie che consegnarono i segreti chiave dell’uranio e del progetto delle bombe al plutonio allo spionaggio sovietico, aiutando l’URSS a ottenere la propria arma nucleare nel 1949 e impedendo quel potenziale olocausto, ma lanciando la corsa alle armi nucleari che è proseguita sino a oggi.

Per fortuna, l’equilibrio del terrore prodotto dallo sviluppo da parte di numerose nazioni di armi nucleari e sistemi di trasporto sufficienti a costituire un deterrente contro l’uso di un’arma nucleare da arte di qualsiasi nazione, è improbabilmente ma fortunatamente riuscito a evitare che qualsiasi bomba atomica fosse usata in guerra dopo l’agosto del 1945. Ma mentre Stati Uniti, Russia e Cina continuano a modernizzare e ampliare i loro arsenali, anche nello spazio, e continuano ad affrettarsi a sviluppare sistemi di trasporto inarrestabili come i nuovi razzi ipersonici manovrabili e sottomarini missilistici invisibili, il rischio di un conflitto nucleare non fa che aumentare, rendendo questo nuovo trattato urgentemente necessario.

Il compito, procedendo, consiste nell’usare questo nuovo trattato dell’ONU di messa al bando di tali armi per premere sulle nazioni del mondo affinché le eliminino davvero.

Da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/effective-january-1-2021-nuclear-weapons-will-be-illegal/

Originale: This Can’t Be Happening

Traduzione di Giuseppe Volpe

Traduzione © 2020 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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