Mercoledì 11 novembre si sono tenute in Belize le elezioni generali, che prevedevano il rinnovamento dei trentuno seggi della House of Representatives e la designazione del nuovo primo ministro del Paese centroamericano. Le elezioni, indette dal primo ministro uscente Dean Barrow, si sono svolte in un contesto molto difficile, visto che il Paese è stato recentemente colpito dal passaggio dell’uragano Eta, mentre continuano a crescere i casi di Covid-19, che hanno recentemente superato i 4.500 su una popolazione di appena 400.000 abitanti.

Non sono mancati coloro che hanno chiesto il rinvio del confronto elettorale, soprattutto a causa dei gravi danni subiti dalle aree costiere e meridionali del Paese, colpite da gravi inondazioni in seguito al passaggio dell’uragano Eta. Nonostante ciò, il premier Barrow ha optato per la conferma della data delle elezioni, sottolineando che rinviare le elezioni “sarebbe alquanto complicato, poiché non non c’è nulla nella Costituzione del Belize che preveda un rinvio“.

Nonostante questo contesto assai poco propizio, le elezioni si sono svolte regolarmente ed hanno fatto registrare un’affluenza alle urne elevata, pari all’81.86% degli aventi diritto.

Ad uscire vincitore dalle urne è stato il People’s United Party (PUP), la formazione di centro-sinistra che precedentemente si trovava all’opposizione. Il PUP ha ottenuto il 59.60% dei consensi, collezionando ben ventisei seggi sui trentuno a disposizione nell’emiciclo di Belmopan. Questo significa che il sessantenne Johnny Briceño occuperà il ruolo di primo ministro per la prossima legislatura, dopo essere stato il leader dell’opposizione negli ultimi quattro anni. Briceño sarà inoltre il primo premier del Paese a non essere originario di Belize City, la città più grande del Paese, provenendo invece dalla settentrionale Orange Walk.

Pesante sconfitta, invece, per il partito di governo, lo United Democratic Party (UDP). Senza il premier uscente Dean Barrow, l’UDP ha scelto Patrick Faber, quarantaduenne che siede in parlamento dal 2003, come proprio leader, ma ha raccolto solamente il 38.84% dei consensi, eleggendo cinque deputati contro i diciannove ottenuti nel 2016.

Come storicamente accade in Belize, il bipartitismo tra PUP e UDP lascia ben poco spazio alle altre formazioni politiche. Il Belize People’s Front (BPF), una formazione di centro-sinistra, si è classificato terzo con appena lo 0.56% dei consensi, seguito dal partito più orientato a sinistra tra quelli presenti, il Belize Progressive Party (BPP), che ha ottenuto lo 0.37%. Entrambi non hanno eletto deputati.

Il Belize dispone anche di una camera alta, il Senato, composto da tredici membri, che però vengono scelti ogni cinque anni dal governatore generale del Paese, carica occupata sin dal 1993 da Sir Coville Young. Il governatore generale, la massima carica del Belize, rappresenta la regina d’Inghilterra, che foralmente resta il capo di stato del Paese.

Tra i primi a complimentarsi con Briceño, oltre al rivale Patrick Faber, troviamo Pedro Bolo, ministro degli esteri del Guatemala. Il rappresentante del governo guatemalteco ha espresso “la volontà di continuare a lavorare a stretto contatto e positivamente sulla base delle sfide e delle opportunità di comune interesse, al fine di approfondire la cooperazione, l’amicizia e la fiducia“. Il Belize e il Guatemala, è bene ricordarlo, stanno cercando di raggiungere per via pacifica la soluzione di una importante disputa territoriale che ebbe origine ai tempi della colonizzazione, quando i due Paesi erano rispettivamente controllati da Regno Unito e Spagna. Nel 2018, un referendum tenutosi in Guatemala ha dimostrato come i cittadini non siano interessati a portare avanti la disputa su una vasta area che corrisponde alla parte meridionale del territorio del Belize. L’8 maggio 2019, un referendum tenutosi in Belize ha incaricato la Corte internazionale di giustizia di risolvere la controversia. Secondo gli analisti, il parere della corte non potrà che confermare lo status quo, ed il Guatemala rinuncerà alle proprie pretese sul territorio dello stato limitrofo.

Anche la presidente di TaiwanTsai Ing-wen, ha inviato giovedì le congratulazioni al neoeletto premier, sottolineando l’importanza del legame diplomatico esistente tra l’isola dell’Asia orientale ed il Belize. Il Belize è infatti uno dei pochi Paesi al mondo che ancora riconosce il governo di Taiwan come indipendente. Negli ultimi anni, altri Paesi della regione, come Panama ed El Salvador, hanno invece ritirato il proprio riconoscimento nei confronti del governo di Taipei.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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