di Pasquale Cicalese*
Nei primi 9 mesi dell’anno il surplus commerciale italiano è passato dai 35 miliardi del 2019 ai 44 miliardi del 2020 in un contesto di diminuzione complessiva dell’export, nei primi 9 mesi, dell’ 11%
A livello congiunturale la crescita trimestrale è pari al 30%, ma il vortice di questa primavera non permette ancora una piena risalita.
Il 19 novembre prossimo uscirà la Bilancia dei Pagamenti di settembre, ma già si annuncia, a vedere il surplus commerciale, che l’apparato produttivo è competitivo e soprattutto viviamo al di sotto delle nostre possibilità, come succede da tanti anni.
La maggiore crescita anno su anno a settembre è stata con la Cina, +33%, ma è significativa anche la crescita in Germania, +6%. Questo paese ha un boom di export con la Cina dopo la primavera e l’apparato produttivo subofornitore del nord Italia ne beneficia come fornitore di componenti da assemblare in Germania ed esportare in Cina. Dunque, il fattore Cina sta incidendo positivamente sull’Italia sia per via diretta, sia per via indiretta, mezzo Germania.
*Autore di “Piano Contro Mercato” (LAD 2020)