Dopo la vittoria di Luis Arce in Bolivia, i membri del governo golpista di destra hanno cercato in tutti i modi una via di fuga per evitare i processi per crimini contro le popolazioni. La Commissione Mista del Parlamento ha approvato un processo penale contro il Ministro della Difesa Luis Fernando López per violazione dei doveri e altro, in attesa che la presidente autoproclamata Jeanine Añez rispondesse alle domande sullo stesso tema inviatole due volte, non avendo ancora risposta. Il vice presidente della suddetta Commissione, Amilcar Barral, ha spiegato che il ministro López inizialmente non si è presentato alla convocazione per l’interrogatorio per poi inviare una lettera chiedendo che gli fossero inviate delle domande alle quali avrebbe risposto per posta. Una volta ricevute, anche lui non ha risposto e ora ha fatto un’altra richiesta per eludere di nuovo la convocazione. È la stessa strategia utilizzata dalla Añez, la quale ha rispedito le domande senza risposta, dicendo che non era firmato da tutti i deputati dell’opposizione. Il presidente della Commissione Víctor Borda le ha descritte come semplici “astuzie ingannevoli” per ostacolare il lavoro della indagine. Barral ha annunciato anche che la Commissione lavorerà per preparare altri rapporti per prendere in considerazione le responsabilità e le eventuali colpe di ciascuna delle autorità che sono state in carica nei mesi di ottobre e novembre 2019. Sebbene i risultati dovranno essere conclusi dalla prossima amministrazione, tutte le autorità indagate saranno sottoposte a procedimenti penali.

Dopo la vittoria di Arce, il giornalista della rete di notizie statunitense NBC, Tom Brokaw, aveva riferito di una lettera della Áñez, in cui richiedeva 350 visti al governo degli Stati Uniti per i funzionari del suo governo, in modo tale da fuggire dal paese per evitare l’estradizione. Il motivo di questa richiesta era la preoccupazione, da parte dei golpisti, di essere sottoposto a procedimenti giudiziari dal governo del neopresidente socialista Luis Arce, per i crimini compiuti nei 12 mesi passati.

Un altro tentativo di fuga da parte della Anez è successo qualche giorno fa, dopo aver tentato di salire a bordo di un aereo all’aeroporto Jorge Henrich Arauz di Trinidad, per dirigersi in una città di confine e poi da lì passare in Brasile1. Tentativo fallito, dopo che i movimenti popolari l’hanno bloccata e rinchiusa in un appartamento. Secondo le organizzazioni2, lei e i suoi ministri Álvaro Coimbra e Gelko Nuñez devono rispondere per i milioni di dollari che ha rubato allo Stato e al popolo boliviano di fronte alla giustizia boliviana e alla giustizia della comunità internazionale. La Áñez ha attualmente 24 casi di corruzione aperti di cui deve rispondere in tribunale tra i quali i massacri di Sacaba e Senkata avvenuti nel novembre 2019, per i quali è accusata dei crimini di genocidio, tortura, sparizioni forzate e altri.

La settimana prima, l’ex ministro degli Interni Arturo Murillo era fuggito dal Paese ed è poi arrivato a Panama, mentre l’ex ministro della Difesa Fernando López ora si trova in Brasile. A questo proposito, tre funzionari della Direzione Boliviana per la Emigrazione sono stati arrestati per averne permesso la fuga.

Secondo i media locali, Murillo e López hanno utilizzato un aereo FAB 046 per arrivare a Puerto Suárez, al confine con il Brasile per poi passare la frontiera e andare verso diverse destinazioni. Dallo scorso 9 novembre, entrambi gli ex funzionari hanno un mandato d’arresto a loro carico per lo scandalo di acquisti di gas lacrimogeni per reprimere le manifestazioni.

I deputati del Movimento per il Socialismo (MAS) hanno denunciato che lo Stato boliviano ha infatti erogato a dicembre 2019 una somma di 5.600.000 dollari alla società statunitense Bravo Tactical Solutions LLC, per l’acquisto di proiettili di gas lacrimogeni, importo considerato eccessivo. Secondo i media locali, è stato pagato addirittura un costo aggiuntivo di $ 2.000.000

1 https://www.telesurtv.net/news/bolivia-policia-confirma-fuga-exministros-gobierno-de-facto-20201117-0029.html

2 video che circola sui social network e che finora non è stato smentito né dalla Áñez, né da alcun esponente della opposizione filo-statunitense (https://www.hispantv.com/noticias/bolivia/482388/anez-intento-fuga )

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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