Francesco Cecchini
Tina Modotti, donna infinita, nella sua breve vita, morì a 45 anni, fu molte cose, attrice, fotografa, militante rivoluzionaria, infermiera, scrittrice e fu anche modella.
Tina Modotti era in piena sensualtà e sessualità, non era inibita dalla sua nudità, le piaceva stare nuda. Era infastidita dai legami, dai bottoni, dalle cinture o da qualsiasi indumento che lo ostacolasse a muoversi. Aveva un modo molto speciale di camminare, di parlare, tutto in lei era sorprendente, e ancora di più per i messicani non abituati a una donna con queste caratteristiche. Tina era molto diversa dalle donne di quel tempo, non solo messicane.
TINA MODELLA DI EDWARD WESTON.
Distesa con le mani e sotto la schiena, la sua figura forma una serie di linee arcuate e ampie che attirano gli occhi di chi guarda. Dai capelli, al viso, ai seni, allo stomaco e alle cosce. Weston ha realizzato questa foto con il sole alto in cielo, che produceva una piccola ombra sotto l’arco della schiena. L’ angolo rialzato e diagonale del corpo valorizzano le qualità formali della figura sinuosa di Tina.
9 luglio 1924 Le nuvole di Città del Messico mi hanno tentato di nuovo. Accanto alla registrazione di un’espressione fuggitiva o alla rivelazione della patologia di un essere umano, c’è qualcosa di più sfuggente da catturare rispetto alle forme di nuvole! E le nuvole messicane sono così rapide ed effimere, difficilmente si può permettere il pensiero: “Vale la pena ripredere?” o “È posizionata bene?” per un istante di ritardo e ciò che era non lo è più! La Graflex sembra l’unico modo possibile di lavorare. I risultati del giorno di ieri mi hanno dato una considerazione negativa: per essere sicuri di aver fatto solo tre, ma il tempo e la pazienza sono stati spesi nell’attesa e nello studio. I miei occhi e pensieri erano davvero in paradiso, finché guardando giù, vidi Tina sdraiata nuda sull’azotea a prendere il sole. La mia ripresa delle era finita, la mia macchina fotografica si è abbassata verso un tema più terreno e sono stati ottenuti una serie di negativi interessanti. Dopo averli nuovamente esaminati, sono entusiasta e sento che questa è la migliore serie di nudi che ho fatto a Tina. Edward Weston
Edward Weston scattò una serie di nudi di Tina sdraiata sul terrazzo della loro casa, nudi che considera tra i meglio riusciti. Weston in quegli anni teneva un diario ,The Dailybooks of Edward Weston, dove, tra gli aneddoti della vita messicana, annota lintenzione di ritrarre la compgna e così scrisse: Il volto di Tina è nobile, maestoso, esaltante. Il volto di una donna che ha conosciuto morte e delusione, che si è negata ai ricchi e donata ai poveri, la cui maturità deriva dallesperienza amara e dolce allo stesso tempo di chi ha vissuto intensamente, profondamente e senza paura.
In quegli anni Weston fotografò anche Carmen Mondragón, Nahui Olin. Il 9 novembre 1923 Edward Weston scriveva sul suo diario: ” Oggi ho realizzato i migliori ritratti da quando sono arrivato in Messico: il viso di Nahui Olin”. Difficile, comunque stabilire chi era più bella tra Tina e Nahui.
Carmen Mondragón, Nahui Olin
TINA MODELLA DI DIEGO RIVERA.
Diego Rivera la dipinse sui suoi murales, evidenziando la sua figura. Si può vedere Tina nuda nei murales Del Desarrollo Social, La tierra dormida e La tierra oprimida, all’interno della serie di murales di sviluppo sociale, nella Sala delle Assemblee, ex cappella) di Chapingo. Enrique Florescano, in Imágenes de la patria a Tina, modella di Diego Rivera così scrisse:” La Tierra dormida per il quale ebbe come modella Tina Modotti è forse il nudo più bello e sensuale della nostra pittura.”
TINA DENIGRATA PER LE FOTO DI NUDO.
Tina fu calluniata nell’occasione della morte di Antonio Mella, dell’espulsione dal Messico e quando morì, utilizzando anche le foto dove posò nuda come modella, un vero e proprio linciaggio mediatico. Quando fu sospettata di essere complice dell’assassinio di Antonio Mella la stampa scandalistica, prensa amarilla, con l’Excelsior in testa, si procurò foto di Tina che modella posava nuda per Edward Weston per gettarle addosso fango scrivendo che era una donna di facili costumi. Dovette intervnire Diego Rivera che visitò la redazione dell’Excelsior e informò che Tina Modotti aveva posato nuda per due suoi murales. Era quindi una modella professionale e non una prostituta.