Manifestazione di contadini durante lo sciopero nazionale.


Francesco Cecchini


Modi Sarkar Murdabad! Murdabad! Murdabad!, Abbasso, abbasso, abbasso con il governo di Modi Slogan degli scioperanti indiani.
L’ otto dicembre in India vi è stato uno sciopero generale, bharat bandh, dalle 11 del mattino alle 3 del pomeriggio, indetto dalle organizzazioni sindacali dei contadini, che con circa 650 sono quasi la metà dellintera popolazione dell’ India, contro le recenti leggi sulla liberalizzazione del commercio agricolo, approvate a fine settembre dal governo di Narendra Modi. Sono tre leggi o che liberalizzano la vendita dei prodotti agricoli e vanno nella direzione di un mercato unico, a scapito degli interessi dei contadini.
Le proteste erano iniziate circa tre mesi fa, ed erano culminate con l enorme marcia su Delhi dello scorso 26 novembre. La mobilitazione era partita dal Punjab, considerato il granaio dellIndia, dove per settimane gli agricoltori hanno manifestato organizzando blocchi dei binari (rail roko), che hanno quasi paralizzato lo Stato.
Il link con un articolo sul tema pubblicato in Ancora Fischia il Vento è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2020/12/07/india-contadini-contro-narendra-modi-da-andiamo-a-dehli-a-sciopero-generale/
L’agenzia di stampa Pti ha informato che secondo Yogendra Yadav, leader del partito Hind Swaraj (l’autogoverno dell’India) lo sciopero ha avuto successo in almeno 10’000 località in 25 stati. I media inoltre hanno informato che la giornata si è conclusa ovunque pacificamente, anche se la polizia ha fermato, a scopo preventivo, un ampio numero di manifestanti e di leader, inclusi vari parlamentari dell’opposizione.

Arresto di un manifestante


I leader contadini hanno respinto l offerta del governo di modificare alcune controverse disposizioni delle nuove leggi agricole, che deregolamentano i prezzi dei raccolti, restando fermi sulla loro richiesta di abrogazione totale, minacciando di intensificare la lotta.
A sostegno dei contadini e dello sciopero generale si sono espressi anche diversi partiti di opposizione al Baratyia Janata Party di Modi: il Congresso nazionale indiano (INC), principale forza di opposizione, il Partito delluomo comune (Aap), al governo a Nuova Delhi, e altre formazioni socialiste e comuniste.
Significativa la lettera del Communist Party of India (Marxist), Communist Party of India, Communist Party of India (Marxist-Leninist), Revolutionary Socialist Party e del All India Forward Bloc
La storica Bharat Bandh convocata dalla piattaforma unitaria delle organizzazioni contadine ha ricevuto una risposta senza precedenti in tutta l’ India di fronte al rifiuto del governo centrale di ritirare le Leggi anti-India e anti-contadini. La risposta spontanea che ha ricevuto mostra l’ entità del sostegno delle persone alla lotta dei contadini dell’ India. I partiti di sinistra si congratulano con i contadini per la loro lotta e il loro sacrificio determinati e con il popolo indiano per il loro massiccio sostegno alla solidarietà d’ oggi. I partiti di sinistra chiedono al governo centrale di accettare le legittime richieste avanzate da questa lotta contadina.
Sitaram Yechury, Segretario Generale, CPI(M) D. Raja, Segretario Generale, CPI Dipankar Bhattacharya, Segretario Generale, CPI(ML) Debabrata Biswas, Segretario Generale, AIFB Manoj Bhattacharya, Segretario Generale, RSP

Comunisti a sostegno delle lotte dei contadini

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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