Il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso, oltre ad approvare il decreto Natale, ha dato il via libera definitivo ai nuovi collegi elettorali. Ad oggi si va quindi al voto con il Rosatellum applicato al nuovo Parlamento mutilato: un orribile mix tra collegi uninominali e plurinominali, che ora sono ancora più vasti, e con liste bloccate.
Cadono definitivamente le promesse dei sostenitori del sì al referendum sul taglio dei parlamentari di dare al Paese una legge elettorale proprozionale e con preferenze.
In Emilia-Romagna, per quanto riguarda la Camera dei Deputati si passa da 45 a 29 deputati, di cui 11 eletti in collegio uninominale, con una popolazione media di 394.000 abitanti per collegio. Al Senato l’Emilia-Romagna passa da 22 a 14 eletti, di cui 5 eletti in collegi uninominali con una popolazione media di 868mila abitanti.
La legge elettorale prevede che il consenso espresso nell’uninominale si trasferisca anche alle liste che concorrono per i seggi proporzionali. Questo significa – dicono tutti gli analisti – che una coalizione anche a due (in ipotesi Salvini-Meloni) può raggiungere la maggioranza assoluta delle Camere anche con una percentuale nazionale inferiore al 40%, consegnando al centrodestra la maggioranza per cambiare la Costituzione ed eleggere il Presidente della Repubblica in solitudine. Ipotesi ugualmente pericolosa anche se a vincere fosse una coalizione Pd-M5S.
I danni che subirà il Paese in conseguenza dell’insensato dal taglio dei parlamentari saranno pesantissimi.
I nuovi collegi elettorali: http://www.riformeistituzionali.gov.it/it/verso-i-nuovi-collegi-elettorali/?fbclid=IwAR1oucDtekSwWOUScvS_OQQDFe5tRzr-CFSXPqanybOHoafKVN3zVgIwwOg
Il comunicato del governo:
http://www.governo.it/it/articolo/comunicato-del-consiglio-dei-ministri-n-85/15934
Stefano Lugli PRC