La Bolivia si unisce ai paesi che hanno approvato una imposta addizionale sulle fortune milionarie con la recente approvazione da parte della Camera a maggioranza socialista del progetto di Legge n. 033 / 2020-2021 Imposta sulle grandi fortune (IGF), che è passato all’Esecutivo per la sua rispettiva emanazione.
Il capo dello Stato, il socialiata Luis Arce, nella sua campagna elettorale contro i golpisti al potere aveva dichiarato che i possessori di grandi fortune sono quelli che avrebbero pagato questa tassa per aiutare a migliorare il reddito delle persone che hanno meno risorse, questo con lo scopo di alleviare la crisi economica generata dalla pandemia di covid19.
Già Argentina, Russia e Spagna avevano adeguato la loro legislazione nell’ambito delle misure economiche per ammortizzare gli effetti della pandemia e ieri la Plenaria della Camera dei Deputati boliviana ha discusso il disegno di legge che, nel suo ambito generale, istituisce una nuova tassa per le persone fisiche che hanno più di 30 milioni di bolivianos di reddito annuo (3,6 milioni di euro).
Dopo la trattazione del disegno di legge alla Camera dei Senatori, la proposta legislativa è passata alla Camera Bassa, quindi la Plenaria è riuscita ad approvare democraticamente le modifiche proposte.
L’imposta sarà operativa anche nei prossimi anni e si applicherà alle entità fiacali che hanno accumulato quel reddito al 31 dicembre di ogni anno.
“I rappresentanti della destra in Parlamento non erano d’accordo, ma siamo in una democrazia, quindi questo provvedimento è stato approvato”, ha rimarcato il presidente della Camera dei deputati, il socialista Freddy Mamani, al termine della seduta.
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