Il nuovo governo socialista boliviano di Luis Arce, ha ratificato la riabilitazione di decine di stazioni radio comunitarie appartenenti a popolazioni indigene, chiuse dal governo golpista filostatunitense della autoproclamata Jeanine Áñez, che le considerava “voci dissidenti”.

Secondo l’Agenzia Boliviana di Informazione (ABI), questi media, ubicati soprattutto nei dipartimenti di Oruro, La Paz e Santa Cruz, oltre ad essere stati chiusi, sono stati saccheggiati dalle bande parafasciste, le loro sedi bruciate ed i loro giornalisti perseguitati per motivi politici ed a volte picchiati dai manifestanti o incarcerati dalle forze di polizia governative.

L’attuale capo dell’RPOS, José Aramayo, ha dichiarato che quando ha assunto la guida del sistema il 30 novembre scorso, dopo un anno di governo golpista, ha trovato “un panorama devastato” con solo 16 radio in funzione su un totale di 104 che erano attive nel 2019.

Durante l’amministrazione illegittima infatti, l’allora ministra delle Comunicazioni, Roxana Lizárraga, aveva accusato le stazioni radio che facevano parte degli RPOS di essere delle “voci sediziose” ed aveva dato il via alla crociata contro i media comunitari poiché avanzavano critiche nei confronti della sua gestione.

Durante quei giorni Aramayo era direttore della Radio Comunidad e fu legato dalle bande irregolari a un albero e picchiato mentre gli studi della emittente venivano saccheggiati (foto).

In pochi mesi, le autorità golpiste chiusero quasi un centinaio di stazioni radio comunitarie e altri media legati a Morales e al governo del Movimento per il Socialismo (MAS) gestito da comunità indigene e organizzazioni sociali.

Il Sistema Nazionale delle Radio dei Popoli Indigeni (RPOS), l’organo coordinatore dei media comunitari, ha confermato la loro riabilitazione e recupero strutturale affinché possano svolgere nuovamente il loro lavoro, incentrato principalmente sulle comunità indigene del Paese sudamericano.

Furono anche oscurati i segnali delle reti televisive internazionali TeleSur e Russia Today (RT), oggi di nuovo attive e visibili.

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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