Lichita e Myriam Villalba

Francesco Cecchini

Lettera pubblica a Ann Linde, ministro svedese degli  Esteri, pubblicata il 7 febbraio 2021 dall’ argentina Agencia Para la Libertad.

Il link con la lettera originale è il seguente:

Chiediamo ai leader mondiali di alzare la voce di fronte alle atroci violazioni dei diritti umani subite dal popolo paraguaiano, in particolare dalla famiglia Villalba e soprattutto dalle loro bambine. Carmen «Lichita» Oviedo Villalba, 14 anni, è stata sequestrata dalla Fuerza de Tarea Conjunta Task dello Stato del Paraguay il 30 novembre 2020. Prima, il 2 settembre 2020, le sue cugine Lilian e María Villalba, entrambe di 11 anni, sono state rapite, torturate, violentate e assassinate, un fatto che è stato celebrato dal presidente Mario Abdo Benítez, che ha accusato le bambine di essere  guerrigliere pericolose. Hanno anche mentito sulla loro età, che è stata confermata da un controllo giudiziario dei loro corpi. Carmen «Lichita» Villalba è nata in carcere, è figlia di prigionieri politici dell’Esercito Popolare Paraguaiano (EPP) e ha vissuto a Porto Rico, Misiones, Argentina, come María e Lilian. (Telefono Myrian Villalba: +54 9 3743 569072).

Nella serie di vessazioni contro le donne Villalba, Laura Villalba, madre della bambina assassinata, María, è stata imprigionata illegalmente. Laura, un’  operatrice sanitaria in Argentina, è stata falsamente accusata di essere un’  infermiera del EPP ed è isolata e senza possibilità di comunicare in una caserma militare.

Myriam Villalba, madre della bambina assassinata Lilian ha dichiarato: “Nel nostro caso, siamo una famiglia composta da donne e bambini che hanno dovuto lasciare il nostro amato Paraguay a causa delle innumerevoli persecuzioni subite come parenti dei capi guerriglieri dell’   Esercito Popolare Paraguaiano (EPP). Dal 2006 abbiamo sopportato  rappresaglie, hanno fatto irruzione in qualsiasi momento nelle nostre case, hanno perseguitato i nostri bambini, hanno persino tentato di rapirli nelle scuole, hanno bloccato le strade quando siamo tornati con i bambini dalle loro scuole, hanno fatto foto e altre intimidazioni Per per questo motivo, e per garantire la sicurezza dei nostri figli, abbiamo lasciato il nostro paese e ci siamo stabiliti in Argentina”.

La situazione delle violazioni dei diritti umani e dei crimini contro l’umanità commessi dal governo paraguaiano peggiora ogni giorno. Il presidente Benítez è figlio dell’   ex segretario privato di Alfredo Stroessner, un uomo che ha guidato la dittatura più sanguinosa di tutti i tempi: 35 anni di assoggettamento del popolo paraguaiano. Non c’è democrazia nel nostro Paese, c’   è un regime di terrore e sottomissione.

Signore e signori, presidenti, ministri, leader religiosi e leader mondiali per i diritti umani, vi chiediamo di parlare energicamente per condannare il terrorismo di Stato in Paraguay e chiedere l’apparizione di “Lichita” viva.

Sinceramente.

Campagna internazionale Eranniñas-Apparizione in vita di «Lichita». Ora!

(Telefono di Myrian Villalba: +54 9 3743 569072)

Recentemente anche l’ Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet,  ha espresso grande preoccupazione per la scomparsa in Paraguay della ragazzina di 14 anni Carmen Elizabeth Oviedo Villalba e per la mancanza di progressi nelle indagini sull’  omicidio di due bambine di undici anni, Lilian e Maria Carmen Villalba.

Myrian Villalba madre di Lilian Mariana e zia di María Carmen, nella foto, le due bambine argentine di 11 anni assassinate in Paraguay.  Zia anche di Carmen Elizabeth Lichita, una ragazzina di 14 anni scomparsa.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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