riceviamo e pubblichiamo
Il prolungamento dell’anno scolastico è una idea insensata e demagogica, buona per farsi un po’ di pubblicità a buon mercato, sulle spalle di docenti e studenti, ignorando ferite e fatiche di questi mesi. – ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale Scuola del PCI.
Draghi e tutto il variegato mondo che gli gira attorno, mandano subito un pessimo messaggio, disconoscendo il lavoro fatto dal mondo della scuola, spesso in condizioni difficilissime e nonostante le scelte disastrose dei precedenti governi, tutti così ben rappresentati nel costituendo esecutivo.
Al segnale venuto dalle ovattate stanze delle consultazioni segue adesso, inevitabilmente, una canea qualunquista contro gli insegnanti, che dilaga in mass media ormai completamente inquadrati nella logica governista.
Nessuno ovviamente ragiona seriamente su quale sarebbe il reale impatto psicologico e didattico sulle giovani generazioni di una misura del genere, né ovviamente si pensa a recuperare tempo scuola eliminando attività inutili e dannose, a partire dai PCTO, intoccabili anche in tempo di pandemia perché cari a Confindustria.
Respingiamo al mittente la provocazione e chiediamo che, invece, si affrontino i veri (e drammatici) problemi della scuola italiana a partire da organici, precariato, strutture.
Si apre una fase difficile, attorno alla scuola sono destinate a moltiplicarsi le operazioni pericolose, ci vuole e ci vorrà una grande determinazione per contrastarle. – ha concluso Cangemi.
Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale Scuola del Partito Comunista Italiano.