Beppe Grillo e alcune associazioni ambientaliste inneggiano oggi al ministero per la transizione ecologica che Mario Draghi ha promesso di istituire. Addirittura c’è chi come il direttore di Greenpeace Italia si è spinto a dire che nel mondo finanziario c’è una crescente sensibilità ai temi ecologici e della crisi climatica. Ma per favore, non prendiamoci in giro. Prendete solo l’esempio del Tav in Valsusa, opera inutile e costosissima. La sua realizzazione e l’escavazione della galleria di 57,5 chilometri sotto il Moncenisio comporterà emissioni di gas serra per circa 12 milioni di tonnellate. Un vero e proprio delitto climatico che ha come principali sponsor investitori finanziari e costruttori preoccupati solo di fare profitti. Per parte sua Draghi ha già detto della necessità di investire nel rilancio delle grandi opere per favorire la cosiddetta crescita. Con lui, in piena sintonia, il partito trasversale del Pil e degli affari privati. Basta specchietti per le allodole! Serve una svolta radicale nelle politiche economiche e sociali che sia davvero nell’interesse pubblico. Nessuna fiducia a un governo che sta dalla parte del mondo delle imprese e della finanza. Costruiamo il conflitto, uniamo le forze a sinistra, nei movimenti, nella società per costruire l’alternativa.
Ezio Locatelli PRC