Perchè il Male assoluto nella storia ha potuto procedere così facilmente? Perché Hiroshima, Dresda, i genocidi, gli omicidi mirati, le mafie, l’apartheid…?
Presumibilmente perché le brave persone, immerse nella loro quotidianità, hanno abbassato gli occhi a terra, e come l’oste, davanti a Renzo Tramaglino, rispondono “io abbado a fare l’oste”. Timore per la propria vita, per il proprio benessere quando c’è, viltà, ignoranza…lasciando così soli coloro che affrontano il pericolo, lo scontro con il Male, che così saranno prontamente abbattuti, sia che si chiamino Sankara, Falcone, Lumumba, Cabral…
IL Male assoluto è una figura metafisica. Nella realtà non esiste, si dirà, non solo perchè ogni vivente non è esente da frammenti di bene, ma perché è impossibile diagnosticarlo oggettivamente. Basta cambiare gli interessi di parte e il Male sarà dall’altra parte.Eppure potrebbe farsi una distinzione perché il Bene possa riconoscersi oggettivamente. Se assumiamo che il Bene è l’uguaglianza tra gli esseri umani, la possibilità reale che ogni essere umano possa sviluppare la propria personalità e godere della relazione con altri esseri umani distinti l’uno dall’altro, non omologati, seppure non esenti da egoismi, da narcisismi ed infine che ogni essere umano abbia dalla vita non secondo le sue capacità ma secondo le sue necessità, i suoi bisogni…allora potremmo dire che tutto ciò che allontana l’essere umano da una tale possibilità è male.
Ed allora, possiamo dire che è male assoluto il pensiero e l’azione politica-culturale-militare che ha caratterizzato il nuovo secolo (tralasciando per pietà il giudizio sui secoli precedenti) alla luce di ideologie politiche come il neoliberismo, alla luce di culture di guerra, di sfruttamento, di oppressione, di inganno, di corruzione, di tradimento.
Si dirà. Ben difficile da raggiungere. Certo non in tempi brevi, forse in nessun luogo forse in nessun tempo. Ma è importante avere una barra non liquida ma solida cui fare riferimento per non sciogliersi nelle polveri dell’ambiguità.Da W.H. Auden :”il nostro mondo giace inebetito;eppure, sparsi dappertutto,ironici punti di lucelampeggiano là dove i Giustisi scambiano i loro messaggi:oh, che io possa, composto come lorod’Eros e di polvere,assediato dalla medesimanegazione e disperazionemostrare una fiamma che afferma”(W. H. Auden, “1° settembre 1939″)