di Guido Salerno Aletta
Penso che la Ricostruzione sia stata merito della generazione formatasi durante il fascismo e che aveva sofferto le tragedie della guerra
Superando gli odi della guerra civile, e perdonando chi si era tardivamente convertito ai valori democratici. Una generazione nuova dal punto di demografico, della estrazione sociale e della formazione culturale, con matrici ideali diversissime, si sostitui al vecchio notabilato delle professioni liberali ed ai ras del Pnf. Una generazione formatasi nel conflitto, combattendo. E che continuo’ a farlo, per conquistare il benessere nella libertà e nella giustizia sociale. I rentier vennero messi da parte, la finanza si nascondeva per vergogna, i fondiari messi alle strette, gli industriali al tavolo dei diritti. I Sindacati facevano il loro mestiere, il Parlamento era il luogo della composizione del conflitto sociale.
Poche chiacchiere, tanti sogni, tanti sacrifici, tanto orgoglio di sé. Tanta voglia di costruire, con buona volontà. Oggi? Ci facciamo disegnare il futuro da élite globaliste che disprezzano gli uomini comuni, che non riconoscono il valore del lavoro ma solo quello della propria appartenenza ad un mondo di privilegio.