Il capo del Comando Sud statunitense riconosce di fronte al Senato che nonostante gli sforzi compiuti dagli USA “il governo chavista venezuelano rimane forte e stabile con il sostegno dei suoi alleati” e nasconde l’appoggio popolare a Maduro.
“Il presidente venezuelano Nicolás Maduro continua ad essere stabile al potere anche grazie al sostegno di Cuba, Russia, Iran e Cina” ha affermato martedì l’ammiraglio Craig S. Faller, capo del comando meridionale degli Stati Uniti, durante una testimonianza davanti al Comitato per i Servizi Armati del Senato degli Stati Uniti
Il comandante militare ha anche fatto riferimento ai problemi economici esistenti in Venezuela causati dall’embargo e dalle sanzioni USA le quali, a suo avviso, hanno scatenato l’esodo dei venezuelani verso l’estero.
La dichiarazione avviene proprio mentre Caracas denuncia per l’ennesima volta che sono state proprio le sanzioni coercitive di Washington a causare la emigrazione poiché sono state imposte al Paese bolivariano per ottenere la distruzione dell’economia venezuelana.
È anche a causa della campagna di destabilizzazione condotta dagli Stati Uniti contro il Venezuela, che questo Paese ha rafforzato le relazioni e la cooperazione, oltre che col suo alleato regionale Cuba, con l’asse Cina-Russia-Iran.
Allarmato da questa alleanza, Washington ha ripetutamente sottolineato che la cooperazione tra i paesi latino americani alleati degli Stati Uniti è la chiave per destabilizzare il mandato di Maduro e realizzare “una transizione” in Venezuela.
Il Paese nordamericano chiede anche di rafforzare la sua presenza militare al largo delle coste del Venezuela, dove le forze statunitensi sono state dispiegate con la scusa di fermare il traffico di droga di cui accusano il Paese bolivariano, mentre invece tutti i dati dicono che è la Colombia il Paese fulcro della produzione ed esportazione della cocaina.
Altro tema che preoccupa l’ammiraglio è che l’influenza globale degli Stati Uniti nella regione si sta erodendo e sta affondando di fronte all’avanzata di Russia e Cina.
Faller ha infatti avvertito che Russia e Cina sono riuscite ad aumentare la loro influenza globale.
A tal proposito, ha capovolto la solidarietà cinese e russa rispetto all’egoismo statunitense ed ha affermato che Pechino sta utilizza gli aiuti ai paesi contro la pandemia come leva per convincere altre nazioni a collaborare con lei nel progetto infrastrutturale.
Da parte sua, il generale Glen VanHerck, capo del Comando nord degli Stati Uniti, ha lanciato un avvertimento simile, affermando che Washington “sta rimanendo indietro” nella competizione con Mosca e Pechino, le quali hanno analizzato la capacità degli Stati Uniti di operare all’estero e hanno promosso strategie vincenti.
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