Il ministro degli Esteri del Venezuela, Jorge Arreaza, martedì ha accusato la “mentalità coloniale” dell’Unione Europea e l’ha esortata a occuparsi dei suoi affari.
Lunedì, infatti l’alto rappresentante della politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha definito necessario il ruolo degli Stati Uniti per risolvere la crisi venezuelana. “La stabilizzazione e la re-democratizzazione del Venezuela è possibile, ma richiede sforzi costanti, ce ne occuperemo noi e ne discuteremo con il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, qui a Bruxelles”, ha detto il politico europeo.
Immediatamente, Arreaza ha risposto alla proposta dell’UE attraverso un messaggio sul suo account Twitter: “L’arroganza e la mentalità coloniale traboccano in questo tipo di dichiarazioni. Il Venezuela è irrevocabilmente libero e indipendente da 200 anni. Prendetevi cura dei vostri affari e dei vostri problemi, che non sono pochi. Mind your own business! #HandsOffVenezuela”.
Arreaza, in linea con le costanti osservazioni del presidente venezuelano Nicolás Maduro, ha accusato l’alto rappresentante ed i funzionari dell’UE di mantenere “un atteggiamento arrogante e suprematista” nei confronti del Venezuela, seguendo i disegni dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e, prima di lui, di Obama.
Il Venezuela è stato il primo Paese latinoamericano ad essere sanzionato dall’UE nel 2017, che da allora ha approvato misure contro 55 funzionari venezuelani e blocchi economici, finanziari e commerciali contro il Paese caraibico e la sua popolazione, come riconosciuto dall’ONU 3 giorni fa (nel link la votazione
Rete solidarietà rivoluzione bolivariana
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https://www.hispantv.com/noticias/venezuela/489594/arreaza-union-europea-injerencia