“Il disastro italiano sulla pandemia e la falsa retorica del cambio di governo”. Il Domenicale di Controlacrisi,
a cura Federico Giusti
La seconda ondata pandemica si sta dimostrando, in termini di morti e contagi, superiore alla prima e con varianti del virus che favoriscono il rapido diffondersi dei contagi.
Le regioni apparse virtuose nella primavera scorsa hanno palesato innumerevoli fragilità in autunno\inverno, i luoghi di lavoro registrano piu’ contagi oggi di quanto avvenuto a Marzo 2020.
I vaccini sono insufficienti, da mesi si annunciano grandi hub di vaccinazioni che ad oggi avrebbero dovuto essere già operativi.
A dirigere la macchina gestionale dell’imminunizzazione di massa hanno chiamato un Generale sulla cui giacca sono appuntate cosi’ tante stellette da far pensare che abbia combattuto perfino le guerre puniche.
Ci sarebbe da ridere se non fossimo davanti a un disastro sociale e politico.
L’autonomia differenziata fino a due anni fa veniva pensata come la soluzione per favorire lo sviluppo economico delle Regioni economicamente piu’ forti anche a discapito del Meridione, una sorta di area commerciale ed economica al traino di Berlino ma destinata ad accrescere le disuguaglianze sociali nel nostro paese.
Le Regioni si sono dimostrate deboli davanti alla pandemia e divise tra di loro, le politiche sanitarie efficienti dovrebbero trovare realizzazione a livello statale, la vecchia idea del Pci di affiancare al potere statale il peso delle Regioni palesa limiti e contraddizioni evidenti.
Il piano vaccinale non viene rispettato, in Toscana il sindacato Cub ha chiesto la vaccinazione degli addetti alla protezione civile che, pur prevista da tempo , inspiegabilmente viene rinviata senza alcun motivo.
Gli insegnanti, e alcuni sindacati della scuola, tuonano contro la Dad ma loro hanno ricevuto il vaccino al contrario degli alunni che sono forse il principale veicolo di trasmissione del virus come dimostrano le migliaia di classe in quarantena e lontane, ormai da mesi ,dalla presenza fisica nelle aule. Ma perchè allora non si occupano anche delle vaccinazioni degli studenti se vogliono fare lezione in sicurezza?
Le partite iva e i piccoli commercianti chiedono misure economiche di sostegno maggiori di quelle accordate, tanti invocano l’apertura mentre i dati dei contagi sono in aumento e alcune Regioni da lunedi’ finiranno in zona rossa.
La pandemia sta mettendo in ginocchio il paese e dimostra , ancora una volta, che il depotenziamento dei settori pubblici (dalla sanità alla ricerca, dall’istruzione all’economia) è stato un grave errore che tuttavia sarà reiterato.
I sindacati della Pubblica amministrazione hanno sostenuto il Patto per la innovazione dentro cui troviamo il potenziamento della sanità integrativa, torna il silenzio asssenso per i neo assunti finalizzato all’ingresso nei fondi previdenziali che, per ammissione sindacale, rappresenterebbero lo strumento con cui integrare le prestazioni sanitarie e previdenziali pubbliche ormai insufficienti.
Come si puo’ invocare la difesa del pubblico quando poi si diventa promotori di previdenza e sanità integrativa? Una autentica contraddizione che dimostra i reali obiettivi del Piano di rilancio della Pa: depotenziare il pubblico in subordine alle esigenze di impresa per gestire i soldi del Recovery.
A pochi giorni dalla Pasqua 2021 l’agnello sacrificale sono i lavoratori e le lavoratrici, la proroga del divieto di licenziamento fino al 31 Ottobre 2021 non sarà sufficiente a salvaguardare i posti i lavoro, la nstra economia è prigioniera dei dettami della Ue, quella Europa che sui vaccini è stata del tutto incapace, al di là del decisionismo di alcuni presidenti del Consiglio, di adottare politiche per la immunizzazione di massa. E l’Italia è indietro anche nella vaccinazione, alcune Regioni considerate virtuose palesano limiti e contraddizioni evidenti con la Toscana che ha lasciato fuori tanti over 80 anni.
Ci sembra evidente che il problema non sia il cambio di Governo ma le politiche adottate, nel frattempo i morti superano 105 mila unità e dopo la Gb l’Italia è il paese piu’ colpito nel vecchio continente