Leggo che il mio amico Nicola Fratoianni giudica molto positivo l’incontro che ha avuto con Enrico Letta. Però non si capisce di cosa abbiano parlato per due ore. Nicola ci comunica che saranno in coalizione dopo il governo Draghi come se non fosse successo niente. Sinistra Italiana è all’opposizione del governo Draghi ma si tratta di una parentesi. Poi si tornerà al bipolarismo e Si tornerà tranquillamente ad allearsi col Pd.
Si è capito che Letta considera l’opposizione di SI non una rottura e che il Pd non chiuderà le porte della coalizione. Insomma Si sta al Pd come Meloni (con ben altre dimensioni) alla Lega.
Nel rispetto per chi la pensa diversamente da me pongo a Nicola e a Sinistra Italiana una domanda: ma si fa una coalizione solo sulla base di formule generiche come “un’idea di paese”?
Sarebbe importante conoscere le convergenze programmatiche alla base dell’intesa.
Reintrodurranno la proporzionale?
Fermeranno la tav in Val di Susa? Revocheranno la concessione di Autostrade senza ricomprare azioni dei Benetton? Taglieranno le spese militari o l’acquisto degli F35? Aboliranno il jobs act o la legge Fornero? Reintrodurranno e estenderanno l’articolo 18? Ripubblicizzeranno l’acqua? Legalizzeranno la cannabis? Introdurranno una seria patrimoniale sulle grandi ricchezze? Approveranno una legge per il salario minimo orario di 10 euro e la riduzione dell’orario di lavoro? Si fermerà per legge il consumo di suolo?
Giusto per capire. Una coalizione per fare cosa?
Maurizio Acerbo PRC