I russi stanno facendo affluire rinforzi militari nelle regioni al confine con il territorio ucraino e in Crimea. Gli ucraini continuano ad ammassare truppe, specialmente lungo la linea di contatto con le repubbliche separatiste. Droni e aerei di sorveglianza statunitensi/NATO pattugliano, ogni giorno, da settimane, i confini russo-ucraini, il Donbass e la Crimea. Il tutto senza entrare nello spazio aereo russo/separatista. Nelle ultime 2 settimane sono stati registrati scontri e reciproci bombardamenti tra separatisti e regolari ucraini. Morti e feriti per entrambe le parti. Non ci sono stati tentativi di offensiva terrestre, anche perché il terreno fangoso rende questa opzione impraticabile. In sottofondo la politica: gli ucraini fanno rivendicazioni su Crimea e territori del Donbass occupati, chiamando l’aiuto della NATO che, come sempre, segue l’unica via statunitense e promette supporto a Kiev. La russia minaccia di rispondere con forza ad ogni tentativo di rompere la situazione di “cessate il fuoco”. I russi ritengono che la Crimea sia a tutti gli effetti territori russo. Sarà quindi improbable un attacco contro la penisola. Il Donbass separatista potrebbe comunque essere oggetto di azioni militari.

News dai campi di battaglia nel mondo

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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