Dopo la capitale regionale della Amazzonia brasiliana di Manaus, anche dal Perù si chiede aiuto al Venezuela chavista contro l’epidemia di Covid-19. I governatori delle regioni peruviane di Junín, Tumbes e Lambayeque questa settimana hanno chiesto al governo del presidente Nicolás Maduro l’ossigeno medicinale per curare i pazienti affetti da covid-19 in quelle aree, dove i casi sono in aumento, ha rivelato il ministro degli Esteri del Venezuela, Jorge Arreaza. «Abbiamo ricevuto richieste di aiuto per collaborare all’attenzione della crisi sanitaria dovuta al Covid-19 in Perù dai governatori regionali di Junín, Tumbes e Lambayeque. È necessario che le autorità nazionali ci contattino direttamente per valutare la logistica e la possibilità di supporto”, ha detto Arreaza su Twitter. Il ministro degli Esteri venezuelano nel pubblicare questo messaggio, ha mostrato le fotografie delle richieste di soccorso, datate 5 e 6 aprile, pervenute in Venezuela dai governatori di Lambayeque, Luis Alberto Díaz Bravo (destra conservatrice); Junín, Fernando Orihuela (partito della sinistra socialista) e Tumbes, Wilmer Dios (movimento indipendentista regionale). Nei documenti, i tre governatori peruviani motivano le loro richieste di aiuto sottolineando che le loro regioni hanno registrato un aumento delle infezioni da Covid-19 e che le strutture sanitarie locali non sono in grado di fare fronte all’emergenza in assenza di un aiuto dal governo centrale peruviano. Secondo il ministero della Salute peruviano, il numero di infezioni da Covid-19 è salito nel suo Paese a 1.639.767, con 4.164 confermati nelle ultime ore, e 14.943 ricoverati di cui 744 ricoverati oggi. Diverse regioni peruviane hanno servizi sanitari saturi di pazienti, pur soffrendo di una preoccupante carenza di ossigeno medico, come nel caso della città settentrionale di Talara, che venerdì ha riportato 12 morti nell’ospedale locale, rimasto senza questo rifornimento essenziale. A metà gennaio, il Venezuela ha donato al Brasile circa 14.000 bombole di ossigeno attraverso vari invii di camion cisterna per aiutare il collasso degli ospedali dell’Amazzonia brasiliana e dell’abbandono da parte del governo di ultradestra di Bolsonaro. Il presidente venezuelano Nicolás Maduro sottolineò in quei giorni che il suo Paese, nonostante sia sottoposto a sanzioni ed embargo da parte degli Stati Uniti, si dimostrava solidale con la crisi e col popolo della nazione vicina.Nel primo link il tweet del ministro degli esteri venezuelano Jorge Arreaza:
https://www.elperiodicodecanarias.es/tres-gobernadores…/