VACCINO ITALIANO AL CAPOLINEA. Eccola la classe politica dei migliori.
Per un anno intero ha propagandato a reti unificate l’importanza dei vaccini e di un piano vaccinale efficace. Ma nel rispetto dell’austerità e dei vincoli europei taglia i fondi alla sperimentazione (fra l’altro di un importo ridicolo, 81 milioni, facilmente reperibili con una sottoscrizione pubblica ad hoc) mandando definitivamente in soffitta il vaccino italiano. E così, mentre la piccola e povera Cuba ha un vaccino tutto suo e il Regno Unito viene fuori dalla pandemia grazie al sostegno al vaccino britannico, l’Italia – già in clamoroso ritardo – resta al palo. Senza un vaccino. Decidendo, in piena scienza e coscienza, di mettere il suo futuro e la salute dei suoi cittadini sotto il ricatto delle multinazionali del farmaco. Ma d’altronde quando sei una colonia governata da una congrega di traditori e svendipatria il tuo destino non può essere diverso. Ricordatevelo la prossima volta che li sentirete parlare di salute pubblica. E sbattetegli in faccia tutta la verità.