La vicenda di Autostrade grida vendetta. Dopo il danno arriva la beffa. Dopo una strage con 43 morti invece di riprendersi la concessione lo Stato si compra le azioni del concessionario che saluta mettendosi in tasca 2,4 miliardi.
Prima sono state cedute le autostrade a prezzo stracciato ai Benetton come a altri concessionari che hanno fatto utili pazzeschi con i pedaggi. Poi quando una serie di tragedie fanno emergere che questi privati non hanno nemmeno fatto le manutenzioni e garantito la sicurezza lo Stato ricompra le azioni a prezzo di mercato. Il conto come i pedaggi lo pagano i cittadini.
Questa porcheria – e il complesso degli affari legati alle privatizzazioni – fanno impallidire le tangenti della prima repubblica. Qui siamo di fronte a un furto legalizzato che vede complice tutta la politica che ha svenduto le Autostrade, ha scritto regole tutte a favore dei concessionari, e ha tutelato gli azionisti di Atlantia invece dei cittadini.
Al centrosinistra al centrodestra sono tutti corresponsabili. Draghi conclude un’operazione vergognosa cominciata con i governi Conte.
Maurizio Acerbo segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea