La lettera di Seid sul disagio provocato dal clima di odio e razzismo che percepiva per il colore della sua pelle è drammatica, sconvolgente, e mi provoca una rabbia enorme.
Rabbia per chi alimenta la guerra tra poveri per difendere i ricchi. Rabbia per chi lucra consenso soffiando ogni giorno sul fuoco del razzismo. Rabbia per chi a parole parla di integrazione ma nei fatti non fa nulla per cambiare le cose.
Poco importa che il suicidio di Seid non dipenda da fatti di razzismo, quella lettera ci sbatte in faccia i sentimenti che provano migliaia di ragazzi e ragazze che si trovano a vivere in un paese che non fa i conti con il razzismo.
Provo disgusto per politici come Matteo Salvini e Giorgia Meloni che utilizzano anche questa dolorissima storia per continuare la loro politica di odio verso gli stranieri.
P.S.
Al mio paesello di Finale Emilia oggi Fratelli d’Italia raccoglieva le firme contro lo Ius Soli, giusto per dire come si alimenta la paura del diverso quando si parla di riconoscere cittadinanza e diritti a bambini e ragazzi nati in Italia e che frequentano le nostre scuole.
Stefano Lugli PRC (pagina facebook)