riceviamo e pubblichiamo
L’aberrazione dell’alternanza scuola lavoro diventa tragedia. A Brescia un ragazzo di 16 anni lotta tra la vita e la morte dopo una caduta rovinosa da una piattaforma durante un’attività , appunto, di scuola-lavoro. E’ giunto il momento di dire basta! La scuola deve fornire formazione e occasioni di crescita del pensiero critico non una piattaforma, sospesa nel vuoto, dove sperimentare anticipatamente sfruttamento e pericoli del lavoro sotto padrone. Riteniamo responsabili di questa tragedia la Confindustria che ha imposto l’alternanza scuola-lavoro e gli ultimi governi che hanno supinamente eseguito i suoi ordini, imponendo l’alternanza sotto il nuovo nome di PCTO persino durante la pandemia.Deve manifestarsi nel mondo della scuola una ribellione verso quest’ assurda imposizione e una netta richiesta di chiudere l’infausta esperienza dell’alternanza, comunque denominata.
Acquista un particolare valore una mobilitazione contro il predominio confindustriale nella scuola in queste ore segnate dal dolore per l’omicidio padronale di Adil. I lavoratori e le lavoratrici della scuola devono essere in prima file nel rifiuto di una società in cui il profitto e il privilegio di pochi mette a rischio la vita e i diritti.
Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale Scuola del Partito Comunista Italiano