“Quando vedo sui grandi media (di destra) che in Brasile è in corso una polarizzazione tra 2 estremismi non sono d’accordo e voglio dire che la polarizzazione non è tra due estremismi, la polarizzazione è tra la democrazia e la società civile rappresentata da me e il fascismo rappresentato da Bolsonaro. Questo è in gioco”.
Con questo video postato sulle reti sociali l’ex presidente socialista Lula risponde ai grandi media che cercano di bloccare di nuovo la sua grande ascesa verso la vittoria elettorale del prossimo anno.
La scorsa volta ci riuscirono, amplificando e dando spazio alle accuse e alla condanna di corruzione che oggi, a 4 anni di distanza, si sono rivelate infondate.
Il sondaggio pubblicato ieri dalla CNT/MDA mostra che se si votasse oggi Lula da Silva sconfiggerebbe il presidente Jair Bolsonaro sia al primo che al secondo turno delle elezioni presidenziali,
Lo studio rileva che il fondatore del Partito dei Lavoratori (PT) è nettamente in testa alla corsa presidenziale, con il 49% dei voti, escludendo chi non sa o non risponde e vincerebbe al primo turno.
Bolsonaro sarebbe al secondo posto con il 32% dell’elettorato.
Il politico Ciro Gomes e l’ex giudice di ultradestra Sergio Moro (che ha condannato Lula e che è ora sotto inchiesta per aver manipolato la sentenza) condividono il terzo posto, con il 7% dei voti ciascuno.
Allo stesso modo, il governatore di destra di San Paolo, João Doria, occuperebbe il quarto posto, con il 3%.
Secondo il sondaggio, se si includono le percentuali di bianchi/nulli (8,6% ) e indecisi (7,8%), Lula si assicura il 41,3% dei voti, contro il 26,6% di Bolsonaro, seguito da de Ciro (5,9%), Moro (5,9%), Doria (2.1%) e l’ex ministro della Salute Henrique Mandetta (1.8%).
Nella simulazione del secondo turno, Lula sconfiggerebbe anche Bolsonaro del 52,6% a 33,3% e batterebbe Doria per 51,9% a 18,1%.
Duemiladue interviste dal vivo sono state condotte per l’indagine in 137 città in 25 stati. Il margine di errore è di 2,2 punti percentuali con un livello di confidenza del 95%.
Il 29 giugno, Lula ha predetto che Bolsonaro perderà le elezioni del prossimo anno perché i brasiliani vogliono un leader che pensi alla maggioranza dei brasiliani.
“Bolsonaro perderà le elezioni nel 2022, e non le perderà solo contro Lula o contro il Partito dei Lavoratori, le perderà contro il popolo brasiliano, che è stufo di tante sciocchezze e che lo sconfiggerà”, ha affermato l’ex leader sindacale in un altro video pubblicato sui social network.
Allo stesso tempo, Lula ha insistito sul fatto che l’ex militare perderà nelle urne “per il popolo brasiliano, che vuole ricostruire la sua speranza, la sua qualità di vita.
La gente vuole che i propri figli studino, mangino, lavorino. Ci sono altre cose che la gente si aspetta da un presidente.
La gente ha bisogno di qualcuno a cui piaccia il Brasile, qualcuno che governi pensando alla maggioranza. La gente non vuole più litigi, non vuole più odio.
Almeno la metà dei 520.000 morti per covid -19 in Brasile sono attribuibili alla negligenza di Bolsonaro”, ha detto Lula.
Parte della ‘impopolarità di Bolsonaro ha coinciso con l’andamento dei lavori di una commissione del Senato che indaga sulla gestione del governo del Covid-19.
Allo stesso modo, a causa dell’arrivo di una seconda ondata della malattia che ha causato più di 525mila morti.
L’intenzione di voto di Lula si è rafforzata da quando ha riconquistato i suoi diritti politici a marzo, dopo che un giudice della Corte suprema federale ha annullato tutte le sue sentenze.
Rete solidarietà rivoluzione bolivariana
Nel link il video con le dichiarazioni di Lula:
https://fb.watch/v/7hm0ItOE-/