In una Repubblica democratica e laica non possono esserci cittadini più uguali degli altri. Primi firmatari: Boncinelli, Cantarella, Celestini, Flores d’Arcais, Maraini, Montanari, Odifreddi, Sciuto. Firma anche tu!
«MicroMega» ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Parlamento
Se ci fosse ancora qualche dubbio sulla volontà e il potere di ingerenza della Chiesa cattolica nella vita dello Stato italiano, la “nota verbale” con cui il Vaticano si è intromesso nella discussione del ddl Zan l’ha completamente spazzato via.
A prescindere da come si concluderà l’iter del ddl in questione, l’interferenza vaticana ha già sortito un effetto deleterio per la nostra democrazia, alterando i termini del dibattito e impedendo una discussione fra cittadini liberi e uguali nello spazio pubblico attorno a una legge della Repubblica.
È dunque ormai urgente che la Chiesa cattolica perda tutti i privilegi di cui gode grazie ai Patti lateranensi del 1929, poi inseriti nell’articolo 7 Costituzione repubblicana. Di fronte all’incapacità della classe politica di imboccare coraggiosamente questa strada, è necessario che siano i cittadini a prendere la parola, chiedendo a gran voce l’abolizione del Concordato fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica.
Perché in una Repubblica democratica e laica non possono esserci cittadini più uguali degli altri.
Edoardo Boncinelli
Eva Cantarella
Ascanio Celestini
Paolo Flores d’Arcais
Dacia Maraini
Tomaso Montanari
Piergiorgio Odifreddi
Cinzia Sciuto
Una vecchia (ma purtroppo sempre attuale) vignetta di Scalarini