Un consorzio di 50 aziende associate alla Federazione Argentina dell’Industria Molitoria (FAIM), concretizzerà nelle prossime ore l’esportazione di 10.000 tonnellate di farina a Cuba, dopo 15 anni di assenza di spedizioni verso quel paese colpito da blocco economico statunitense.
Lo ha confermato il presidente della FAIM, Diego Cifarelli, il quale ha affermato che “l’obiettivo non è solo questa esportazione, ma vogliamo che sia il punto di partenza con Cuba, che è un Paese con cui ci piacerebbe consolidare rapporti affettivi e commerciali”.
Come precisato dall’imprenditore, il carico di 10.000 tonnellate di farina è già nei magazzini del porto di San Pedro, Buenos Aires, in attesa della nave cubana che arriverà il 14 settembre.
Cifarelli ha anche rimarcato che tale dispaccio “non sarebbe stato possibile senza l’intervento del ministero degli Esteri argentino, dell’Ambasciata cubana e del porto di San Pedro, che hanno facilitato l’operazione”.
D’altra parte, ha anche anticipato che la camera di commercio è in “costante dialogo con il governo cubano per vedere se possiamo trasferire il know-how dell’industria della macinazione argentina a Cuba, per valorizzare i suoi mulini.
Il progetto è incorporare la tecnologia insieme all’importazione della farina dall’Argentina. Speriamo di avere successo, abbiamo un grande supporto dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dell’Agricoltura per realizzare tutto ciò”.
Inoltre, Cifarelli ha ritenuto questo contratto “molto importante per l’industria molitoria nazionale la quale può uscire dai due mercati tradizionali che abbiamo avuto finora, che sono il Brasile e la Bolivia”.
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