Non è un buon momento per la politica di ingerenza statunitense in sudamerica e per l’ormai fallito Gruppo di Lima. Il governo del presidente “socialista” Castillo ha deciso venerdì di riallacciare le relazioni diplomatiche con il Venezuela, interrotte dal presidente Pedro Pablo Kuczynski (con doppia cittadinanza USA e peruviana), già condannato a 3 anni per riciclaggio di denaro.
Il ministero degli Esteri del Perù ha infatti annunciato in una dichiarazione che il governo venezuelano ha accettato come ambasciatore peruviano Richard Freddy Rojas, leader del partito al governo Peru Libre. Ha anche riferito della nomina di Alexander Gabriel Yánez Deleuze come nuovo ambasciatore venezuelano a Lima.
Il partito del presidente Castillo, Peru Libre, ha accolto con favore il ripristino delle relazioni con una dichiarazione rilasciata dal leader fondatore dell’organizzazione politica, Vladimir Cerrón, attraverso la piattaforma Twitter.
“Peru Libre accoglie con favore il ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Perù e Venezuela, paesi sempre storicamente uniti rispetto a coloro che da sempre hanno cercato di dividerli: l’imperialismo nordamericano”.
Con questa nomina, i due paesi hanno posto fine a più di quattro anni senza rappresentanti diplomatici, dal momento che il Perù ha ritirato il suo ambasciatore a Caracas nel marzo 2017 ed ha espulso il venezuelano nell’agosto di quell’anno, durante il governo di Pedro Pablo Kuczynski (2016-2018 ).
Subito dopo, l’8 agosto 2017, il Perù, insieme a più di dieci paesi, creò il cosiddetto Gruppo di Lima per appoggiare l’opposizione filostatunitense venezuelana nei loro piani per rovesciare il governo Maduro ed in seguito riconobbe come presidente del Venezuela l’autoproclamato Juan Guaidó riducendo il livello delle relazioni diplomatiche tra Lima e Caracas al livello più basso degli ultimi decenni.
rete solidarietà rivoluzione bolivariana
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