Via Bolsonaro!
Francesco Cecchini
America, America/ si sente cantare/ Andiamo nel Brasile/ Brasile a popolare – America,
America/ si campa a meraviglia/ Andiamo nel Brasile/ Con tutta la famiglia
Quando saremo in Merica/ La terra ritrovata/ Noi ghe darem la zapa/ ai siori del
Tirol/ Noi ghe darem la zapa/ la zapa e anca el badil/ Poi andaren en Brasil/ A bever
el vin bon Canzone di emigrati veneti che andavano in Brasile
Mentre molti brasiliani vogliono Jair Messias Bolsonaro fuori dal governo e magari anche via dal Brasile, Anguillara Veneta gli ha concesso la cittadinanza onoraria e sembra che Bolsonaro il primo novembre andrà a ritirarla.
Vittorio Bolzonaro, bisnonno di Jair, nacque a Anguillara Veneta il 12 aprile 1878 e arrivò in Brasile a 10 anni, assieme alla sorella più piccola Giovanna e al piccolo Tranquillo, al seguito dei genitori. Tra il 1876 e lo scoppio della prima guerra mondiale nelle regioni centro meridionali del Brasile, in particolare a San Paolo e nel Rio Grande do Sul, si stanziarono più di un milione di italiani, quasi metà dei quali di origine veneta. Tanto che il talian, dialetto veneto, è diventato in Brasile lingua ufficiale. Quest’ epopea è stata raccontata in molti libri, tra i quali “Il lungo viaggio” di Ulderico Bernardi e “Storia dell’emigrazione veneta: dall’ Unità al Fascismo” di E. Franzina.
Jair Messias Bolsonaro, nato a Glicério, San Paolo, non è un discendente di cui i veneti possano andare fieri, non tutti, per lo meno, in quanto Luca Zaia lo ha chiamato il Salvini carioca. E’ unfascista pericoloso e che rischia di finire sotto processo per genocidio per la sua scriteriata politica da negazionista contro il covid. Per non parlare degli elogi alla dittatura militare, al disprezzo e le offese a donne e omosessuali, alle minacce di carcere agli avversari politici, o alle accuse alle Ong per gli incendi che hanno devastato l’amazzonia.
L’amministrazione di Anguillara Veneta, cittadina di 4mila abitanti nella Bassa padovana, a guida centrodestra, lunedì 25 ottobre ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria a Jair Messias Bolsonaro, perché suo bisnonno era originario di Anguillara. Le proteste sono molte dall’ ANPI, al Partito Democratico a organizzaziod altri partiti e organizzioni antifasciste. La presidente provinciale Floriana Rizzetto e il vicepresidente Maurizio Angelini, dell’ ANPI di Padovahanno scritto alla sindaca Alessandra Buoso una lettera nella quale si afferma: “Siamo rimasti basiti. È vero che il suo bisnonno è nato ad Anguillara, ma ricordiamo che la cittadinanza onoraria viene conferita normalmente per meriti e, a dire il vero, Bolsonaro non ne ha alcuno. ha gestito in modo irresponsabile la pandemia, tra l’altro negando aiuto alle popolazioni tribali dell’Amazzonia, forse perché così riesce più rapidamente a disboscare la regione, come fa da tempo. Anche questa politica è terrificante: siamo in piena crisi climatica e Bolsonaro distrugge uno dei più importanti polmoni della Terra. Ora è inquisito da una Commissione parlamentare d’inchiesta con l’accusa di una serie di ‘crimini intenzionali’ durante la pandemia di covid 19”.
La sindaca Alessandra Buoso di fronte alle proteste ha dichiarato: ” La cittadinanza è di fatto conferita al presidente quale delegato di un popolo, eletto democraticamente dal suo popolo che ora rappresenta, ma simbolicamente è conferita ad una intera nazione, il Brasile”.
Che il primo novembre a ricevere Jair Messias Bolsonaro ad Anguillara Veneta vi siano anche Matteo Salvini, Luca Zaia?
Alessandra Buoso, sindaca leghista, e Jair Messias Bolsonaro, presidente del Brasile.