Il pedinamento, l’autopsia in tempi record senza avvisare i legali della vittima, il tentativo di influenzare testimoni e inquirenti.
Infine, grazie all’inchiesta de la Repubblica, scopriamo che il pm che sta seguendo l’indagine sull’esecuzione di Yous El Boussettaoui da parte dell’assessore leghista di Voghera ha partecipato ad un incontro elettorale della Lega.
Ed è proprio lui che cambiando l’ipotesi di reato da “omicidio volontario” ad “eccesso colposo in legittima difesa” ha permesso all’assessore leghista di essere oggi a piedi libero. Inquietante.
Molti, troppi, dubbi. Che devono essere sgombrati al più presto.
E deve essere lo Stato a farlo, soprattutto per rispetto nei confronti dei familiari della vittima.
Presenteremo un’interrogazione parlamentare alla ministra Cartabia per avviare un’ispezione ministeriale che verifichi la veridicità delle accuse che emergono dall’inchiesta giornalistica.
Nicola Fratoianni