“Sin dai primi giorni della campagna elettorale e dall’inizio di questo governo, mi hanno chiamato “comunista” utilizzando il termine come un insulto e dicevano che gli avrei portato via le loro proprietà. Domando: sono passati 100 giorni di governo, ho portato via a qualcuno la casa, i risparmi, oppure ho espropriato qualcuno? Erano le solite bugie della destra per vincere le elezioni.
Quello che invece stiamo facendo è iniziare a dare un nuovo impulso al lavoro rurale, all’accesso al credito, al supporto tecnico collettivo, agli acquisti di cibo con denaro pubblico, alla semina e alla raccolta dell’acqua.
Sono più di 2 milioni gli uomini e donne rurali abbandonate in questi decenni e noi metteremo l’agricoltura al posto che le spetta.
Con la multinazionale del gas di Camisea è iniziato l’iter per la rinegoziazione del contratto del gas.
Il gas per le famiglie peruviane deve essere disponibile e ad un prezzo economico.
Sarà presentato al Congresso un disegno di legge per vietare alle persone che hanno un’accusa per reati fiscali di essere candidati.
Dobbiamo ripulire la politica, i peruviani sono stanchi di persone accusate di atti di corruzione che partecipano alla politica (…). Mai più accusati o condannati per atti di corruzione o capi di bande criminali devono partecipare alla politica.
Metteremo in vendita l’aereo presidenziale per destinare le risorse della vendita e del risparmio futuro alla salute e all’istruzione dei bambini e delle bambine del Perù, inoltre una norma che firmerò oggi stesso vieterà ai funzionari governativi di viaggiare in aereo in prima classe.
In un governo del popolo i funzionari devono viaggiare come qualsiasi cittadino della Patria.
Da quando ho iniziato il mio mandato ho visto che molti funzionari pubblici hanno troppi privilegi e questo non va bene.
L’attuale salario minimo, fissato in 930 soles, sarà aumentato a 1.000 soles in un quadro positivo per l’economia con il ministero dell’Economia e delle Finanze che ha previsto che quest’anno l’economia peruviana crescerà del 10,5%, la Banca Centrale di Riserva stima che sarebbe dell’11,9% e molti analisti pensano che supererà il 12%” ha detto il presidente socialista Castillo durante il suo discorso dopo 100 giorni di governo.
Durante la campagna elettorale, Castillo ha promesso di aumentare le tasse alle multinazionali minerarie e di utilizzare quei fondi per aumentare gli investimenti in sanità, istruzione e ridurre la povertà, in un Paese che è il secondo produttore di rame al mondo e dove l’estrazione mineraria rappresenta il 60 % del totale delle esportazioni.
In precedenza, in riferimento alla recente accelerazione dell’inflazione in Perù, secondo quanto riferito, sarebbe già stata costituita un’apposita commissione per valutare le misure a fronte del recente aumento dei prezzi di alcuni alimenti e prodotti di base come il gas domestico, oltre al il deprezzamento del sol, la moneta nazionale, ai minimi storici nei confronti del dollaro a causa in gran parte della speculazione politica messa in parte dagli ambienti finanziari legati alla destra per spaventare l’elettorato in previsione di un governo Castillo.
rete solidarietà rivoluzione bolivariana
Il discorso completo nel link:
https://www.gob.pe/institucion/presidencia/informes-publicaciones/2332129-discurso-del-presidente-pedro-castillo-por-los-100-dias-de-gobierno