Una dettagliata analisi del collettivo di economisti controcorrente Coniare Rivolta mostra tutta la vergogna delle modifiche attuate dal Governo Draghi al reddito di cittadinanza.
La campagna schiavista di Renzi, Salvini e Meloni ottiene già pesanti risultati, con la complicità assoluta di PD e LeU e la passività totale del M5S, che si indigna solo per le nomine in RAI. Il trio reazionario non è ancora contento, ma intanto viene soddisfatta la protesta dei padroni sfruttatori, che lamentavano di non trovare personale disposto a lavorare dieci ore al giorno per tre euro all’ora.
Ora perderà il reddito se, alla seconda offerta di lavoro, un disoccupato di Napoli rifiuterà di andare a lavorare a Milano con un contratto a termine di 429 euro al mese. E comincerà a vedersi tagliato il fantastico reddito di 500 euro al mese già se rifiuterà la prima offerta, però a solo un ora e quaranta minuti di viaggio da casa.
Le agenzie interinali private incasseranno una mazzetta di stato del 20% del reddito se collocheranno le persone in questi splendidi nuovi lavori, il resto andrà ai padroni.
Insomma una scelta che, come scrivono i compagni di Coniare e Rivolta, non è solo vergognosa sul piano sociale, perché serve solo ad abbattere ancora i salari e a costringere i disoccupati ad accettare il peggio. Non solo è regressiva sul piano economico perché incentiva la peggiore impresa sfruttatrice. Ma è anche RIPUGNANTE sul piano morale.
Il ripugnante ed ipocrita schiavismo del governo Draghi.
4 DICEMBRE NO DRAGHI DAY.

Giorgio Cremaschi PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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