Paolo Pientrangeli con Contessa cantava un inno contro lo sfruttamento e i suoi testi hanno accompagnato una stagione di lotte e conquiste per i lavoratori.
Oggi viviamo un’epoca di regressione dei diritti e di apatia della lotta, ma l’attualità di Contessa è più viva che mai.
Dobbiamo trovare nuovi modi di innescare il conflitto dal basso verso l’alto, nuovi interpreti e nuove colonne sonore. E se anche oggi non troviamo la strada sappiamo che “le idee di rivolta non sono mai morte…”.
Grazie di tutto compagno Paolo.
Stefano Lugli PRC