L’FSB (il servizio di intelligence russo) ha annunciato oggi di aver arrestato tre ucraini entrati in Russia per spiare società e infrastrutture di trasporto vitali e per compiere attacchi terroristici. Sono state trovate armi ed esplosivi.
In una dichiarazione pubblicata oggi sul suo sito web [in russo], l’FSB ha annunciato di aver “messo fine alle attività di intelligence e di sabotaggio dei servizi segreti ucraini” in diverse regioni della Russia, arrestando tre ucraini: due accusati di spionaggio e un altro accusato di compiere attentati terroristici.
I primi due sono un padre e un figlio – Zinovij Koval, 47 anni, e Igor Koval, 22 – “che erano arrivati in Russia per raccogliere informazioni e realizzare riprese foto e video di aziende di vitale importanza strategica e di infrastrutture di trasporto”. I due ucraini sono entrambi agenti dell’SBU (i servizi segreti ucraini).
Un’arma a canna corta e un’arma automatica, nonché dispositivi di protezione individuale sono stati trovati nel loro veicolo e sono stati inviati per l’esame forense.
I due ucraini hanno confessato di essere stati reclutati dal colonnello Vasilij Kovalik, anch’egli agente della SBU nella regione di Ternopil, che aveva dato loro il compito di raccogliere informazioni su oggetti strategici in Russia per una ricompensa di 10.000 dollari.
L’FSB ha pubblicato un video che mostra le armi trovate nella loro auto, oltre a parte della loro confessione.Video Player02:0802:16
Il video mostra anche il terzo ucraino arrestato, il 23enne Alexander Tsilyk, reclutato dal Direttorato Principale dell’Intelligence del Ministero della Difesa ucraino, che lo aveva inviato in Russia per commettere un atto terroristico.
L’uomo, della regione di Kiev, ha detto di essere stato reclutato e di aver agito agli ordini del Tenente Colonnello Maxim Kirilovets, ufficiale del gruppo operativo della riserva speciale del Ministero della Difesa ucraino.
È con Kirilovets che Tsilyk è arrivato per la prima volta in Russia, attraversando illegalmente il confine, equipaggiati con contenitori e trasportando ordigni esplosivi improvvisati, del peso di 1,5 kg di equivalente TNT, con cui la spia ucraina doveva compiere attacchi terroristici.
Al suo ritorno in Russia, Tsilyk è stato arrestato in flagrante in possesso di ordigni esplosivi mentre si recava sul luogo di uno degli attacchi terroristici.
Non è la prima volta che l’Ucraina tenta di compiere attacchi terroristici in Russia. Nell’agosto 2016, l’FSB ha impedito a due gruppi di sabotatori ucraini di entrare in Crimea [in inglese]. L’informazione, inizialmente smentita da Kiev, è stata finalmente confermata quattro anni dopo, quando il deputato ucraino Andrey Derkach ha pubblicato le registrazioni delle conversazioni telefoniche tra Joe Biden, allora Vicepresidente degli Stati Uniti, e Petro Poroshenko, presidente ucraino. Queste conversazioni hanno rivelato che l’Ucraina ha agito alle spalle degli Stati Uniti, portando al rimprovero di Biden a Poroshenko.
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Articolo di Christelle Néant pubblicato su Donbass Insider il 2 dicembre 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia
[le note in questo formato sono del traduttore]