Il presidente di Confindustria aveva appena pianto lacrime di coccodrillo sulle imprese vittime dello sciopero del 16 dicembre, che la CATERPILLAR annunciava la chiusura totale dello stabilimento di Jesi, Ancona, quasi trecento famiglie in mezzo alla strada.
Ecco chi sono le vittime: i lavoratori che perdono il posto dalla sera alla mattina per colpa del profitto delle multinazionali. I lavoratori che non arrivano a fine mese per lo sfruttamento e i salari da fame. I lavoratori che perdono la vita perché le imprese per guadagnare di più non rispettano le norme di sicurezza. Di tutto questo di cui i lavoratori sono vittime i padroni colpevoli, il Governo Draghi corresponsabile .
Che poi la volte le vittime, come gli operai di Iesi, facciano scappare i dirigenti che le hanno licenziate, beh è solo il minimo. Perché i padroni ed i loro manager sono sempre gli aggressori.
A fianco dei lavoratori della Caterpillar di Iesi e di tutte le vittime che si ribellano contro questo capitalismo sempre più schifoso, contro la Confindustria che chiagne e fotte, contro Draghi ed i suoi partiti che hanno sbloccato i licenziamenti e nulla hanno fatto per fermare le chiusure e le delocalizzazioni.
Giorgio Cremaschi PaP