Narendra Modi in primo piano e sullo sfondo contadini che lo contestano


Francesco Cecchini


Lo scorso 19 novembre il governo Modi anullò le tre leggi approvate il parlamento che avrebbero consegnato i piccoli contadini indiani ai grandi gruppi capitalisti dell agribusiness. La vicenda è raccontata in una nota pubblicata su Ancora Fischia. Il link è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2021/11/20/india-i-contadini-vincono-narendra-modi-perde/
Dopo una ventina di giorni, il 9 dicembre, il governo di Narendra Modi ha accettato tutte le richieste del movimento dei contadini. Ha accettato, l MSP, il prezzo minimo di sostegno per tutti gli agricoltori, per tutti i prodotti e in tutte le zone agricole, cioè un prezzo di vendita dei prodotti agricoli indipendente dal mercato mondiale, pari a una volta e mezzo il costo di produzione e determinato congiuntamente dallo Stato e dalle organizzazioni sindacali contadine, in questo caso con lo SKM, Fronte Unito Contadino, il coordinamento di 40 organizzazioni contadine che guida il movimento e con l organo esecutivo dell AIKSCC, un gruppo di 500 organizzazioni contadine. Importante obiettivo raggiunto, perché significa un salario minimo garantito a quasi 600 milioni di contadini, mentre finora ne beneficiava solo circa il 30% dei contadini, e solo in condizioni miserevoli e a prezzi bassi, nell’ India dove la maggioranza dei lavoratori, circa 400 milioni, non beneficia di un salario minimo, di alcuna protezione contro la perdita di salario in caso di malattia, la disoccupazione o di un trattamento pensionistico.
Il governo di Narendra Modi si è anche impegnato a cancellare e revocare tutte le sanzioni e le condanne contro gli agricoltori e i loro sostenitori negli Stati nei quali il suo partito, il BJP, Bharatiya Janata Party, Partito del Popolo Indiano, governa, in Haryana, Uttar Pradesh, Uttarakhand, Madhya Pradesh e Himachal Pradesh; un elemento fondamentale se si pensa che, ad esempio, nel solo Stato di Haryana ci sono 46000 agricoltori e sostenitori perseguiti o condannati. Inoltre ha anche accettato di versare un risarcimento alle famiglie dei 700 contadini morti durante il conflitto, cioè circa 500000 rupie (circa due anni del salario medio indiano) per vittima e di attribuire un posto di lavoro pubblico a un membro di ognuna delle famiglie delle vittime. Ha anche accettato di abrogare, nel corso della prossima sessione parlamentare, la legge che privatizza lelettricità (e quindi laumento delle tariffe per i contadini). Infine, ha dichiarato che tutte le multe contro i contadini e i loro roghi, accusati di inquinare laria delle città, verranno annullate.
Il prezzo in vite umane pagato dai contadini è stato alto. Oltre alcuni suicidi, 700 sarebbero morti a causa delle malattie favorite dal freddo, dalle piogge da record, dallo smog e dalle ondate di calore.
Comunque per Narendra Modi le cose non stanno andando bene, oltre a questo tonfo, la legge anti-conversione, che proibisce il passaggio dalla religione indù ad altre suscita proteste e non da i risultati voluti, in Kashmir non fila liscia la legge che toglie a questo territorio l’ autonomia e così via. Che il fascista indù Narendra Modi prima o poi abbandonerà la politica, si dedicherà solo alla pratica dello yoga e del sanscrito e lascerà in pace il popolo indiano?

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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