L’arcipelago di Tonga è andato alle urne lo scorso 18 novembre per eleggere 17 dei 26 deputati che costituiscono l’Assemblea Legislativa (gli altri nove sono infatti rappresentanti della classe nobiliare). 

Le elezioni hanno visto la vittoria della nuova forza politica filocinese, il Partito Popolare di Tonga (Paati ʻa e Kakai ʻo Tonga, noto come TPPI dal suo acronimo inglese), fondato nel settembre del 2019 dal primo ministro in carica Pōhiva Tuʻiʻonetoa. La fazione filocinese si è così aggiudicata sei seggi contro i quattro del Partito Democratico delle Isole dell’Amicizia (Paati Temokalati ʻa e ʻOtu Motu ʻAngaʻofa, DPFI), guidato da Semisi Sika. Tuttavia, vista la presenza di ben sette deputati indipendenti, ai quali vanno aggiunti i nove rappresentanti della nobiltà, l’elezione del nuovo primo ministro si è rivelata tutt’altro che semplice.

Alla fine, dopo lunghe consultazioni, a spuntarla è stato il ministro dell’Istruzione in carica, il cinquantunenne Siaosi Sovaleni, che nella votazione del 15 dicembre ha ottenuto sedici voti contro i soli dieci dell’ex ministro delle Finanze ‘Aisake Eke. I risultati hanno mostrato che i voti dei parlamentari della nobiltà erano divisi con apparentemente quattro di loro a sostegno di Sovaleni ed i restanti cinque che hanno votato per il dottor Eke.

Sovaleni, ministro all’interno del precedente governo guidato da Tuʻiʻonetoa, ha affermato che il nuovo governo sarà formato da una coalizione tra parlamentari indipendenti e rappresentanti del DPFI, ma anche tre parlamentari del partito TPPI hanno deciso di appoggiare il nuovo esecutivo. Per questo motivo, Tuʻiʻonetoa si è visto costretto sin dall’inizio a ritirare la propria candidatura, rinunciando dunque alla conferma nel ruolo di capo del governo. Tu’i’onetoa non ha però digerito questo comportamento, ed ha denunciato il tradimento dei membri del suo partito e dei ministri del suo governo, che non hanno deciso di sostenerlo.

Sono grato che tutti voi mi abbiate dato la vostra fiducia con questo importante ruolo per guidare il nostro governo per i prossimi quattro anni“, ha detto il nuovo primo ministro dopo la votazione. Nel suo discorso, Sovaleni ha detto che il popolo, i capi nobiliari e il re vivono tutti nella stessa casa, affermando che le persone devono imparare a sapere come vivere insieme. Ha poi aggiunto che l’istruzione, la salute, gli sviluppi economici, l’e-government, i cambiamenti climatici, la guerra alle droghe illecite, i disastri naturali, le iniziative per i giovani e le donne e il buon governo saranno le priorità del suo governo.

Sovaleni entrerà ufficialmente in carica dopo aver ricevuto la nomina dal sovrano Tupou VI. Fatafehi Fakafānua è stato invece confermato nel ruolo di presidente del parlamento.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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