L’ispettorato del lavoro afferma che oltre 9 imprese edili su 10 non sono regolari.
Tra gennaio e ottobre +14% di incidenti e 98 morti sul lavoro, il settore più coinvolto da queste tragedie con quasi il 10% dei casi totali.
Per rispondere alle politiche a scadenza dei bonus edilizi c’è la corsa, a tutto svantaggio della sicurezza e dei lavoratori.
E in questi mesi abbiamo persino visto aziende nate dal nulla accaparrarsi appalti e tenere i lavoratori con contratti precari e addirittura a nero.
A questo si aggiunge la strutturale mancanza di ispettori e controlli.
Eppure sappiamo bene cosa andrebbe fatto:
- Assunzione di più ispettori e maggiori controlli.
- Contratti stabili e ritmi di lavoro sostenibili.
- Formazione reale, continua e obbligatoria nei luoghi di lavoro.
- Impedire corse al ribasso e garantire stessi diritti e stipendi ai lavoratori in appalto.
Noi, come Sinistra Italiana, lo diciamo da tempo, troppo tempo.
Dal governo è giunta solo la proposta di Brunetta, ovvero telefonare prima dei controlli.
E in queste ore, qualche esponente della maggioranza si spinge anche a parlare di defiscalizzazione di tutto ciò che riguarda la sicurezza. La mettono sempre sullo stesso versante. Favori economici, come se la sicurezza fosse un costo e non un investimento.
La smettano e si diano una svegliata.
Nicola Fratoianni SI