Salvò i migranti in difficoltà e non commise alcun reato

ROMA – Secondo la giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, la comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, fece “il suo dovere” salvando migranti in difficoltà e non commise alcun reato entrando in porto a Lampedusa con i naufraghi soccorsi.

La gip ha accolto la richiesta di archiviazione nei confronti di Rackete. Sea Watch sui propri social esulta: “Cade anche l’ultima accusa. Abbattuto il muro del Decreto Sicurezza bis”.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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