La commissione bilancio del governo, per chi poteva ancora nutrire qualche dubbio,  ha dimostrato da che parte sta bocciando l’emendamento Mantero contro le delocalizzazioni.

Delocalizzazioni: bocciato emendamento Mantero

In commissione bilancio è arrivato lo stop all’emendamento scritto in collaborazione con gli operai di GKN, i giuristi democratici e le giuriste di telefono rosso di Pap, nato per difendere i lavoratori e le aziende e quindi il tessuto produttivo del nostro paese dalla predazione di multinazionali e fondi di investimento, per evitare la chiusura di aziende produttive e solide che danno lavoro a migliaia di persone.

Tutto inutile, il governo ha mantenuto il parere contrario e respinto la proposta.

Resta dunque solo l’emendamento targato Draghi, scritto di concerto con la Confindustria e le multinazionali, un ulteriore regalo a queste ultime.

Infatti, più che porre un freno alle delocalizzazioni, il governo dei migliori vuole in pratica soltanto regolamentare queste procedure, ed evitare licenziamenti via messaggio o WhatsApp.

L’emendamento Mantero si poneva invece sulla strada di rompere con i ricatti perpetrati sui territori e sui lavoratori, per la garanzia occupazionale e per porre le basi di una nuova politica industriale.

Matteo Mantero (Foto Dire)

Il tessuto produttivo italiano che tutti a parole vogliono difendere continuerà ad essere depauperato, rimanendo in sostanza in piena deregulation.

Da un lato le norme finte di Draghi e Bonomi, dall’altro quelle proposte da chi vive sulla sua pelle gli imbrogli e la spietatezza delle multinazionali. E che per questo chiede alla stato di fare lo stato e non il procacciatore d’affari.

Così ora viene fuori un provvedimento persino imbarazzante nel suo servilismo verso l’associazione degli industriali, che ora potrà anche fingere di lamentarsi su norme che ha dettato al governo punto per punto

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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