Il 18 dicembre, la stampa nordcoreana ha confermato l’avvenuto lancio di due missili guidati tattici nella giornata di lunedì 17, nell’ambito di un piano dell’Accademia delle scienze della difesa, della Seconda Commissione per l’economia e di altre istituzioni. Il test “aveva lo scopo di valutare selettivamente i missili guidati tattici prodotti e schierati e di verificare l’accuratezza del sistema d’arma”, si legge sul Rodong Sinmun. L’esito del test è stato positivo: “L’Accademia delle scienze della difesa ha confermato l’accuratezza, la sicurezza e l’efficienza del funzionamento del sistema d’arma in produzione”.
Questo test ha avuto luogo solamente sei giorni dopo il lancio di un missile ipersonico, evento al quale ha presenziato in prima persona il leader Kim Jong Un, accompagnato da altri funzionari di spicco del Partito del Lavoro di Corea (PLC). “L’8° Congresso del PLC ha stabilito un compito strategico di sviluppo del settore dei missili ipersonici su base preferenziale per il settore della ricerca scientifica della difesa nazionale al fine di rafforzare il deterrente bellico del Paese, e il Comitato Centrale del Partito ha guidato con forza l’intero corso di sviluppo del sistema d’arma ipersonico per l’attuazione del compito”, si legge nell’articolo pubblicato la settimana scorsa dal Rodong Sinmun.
“Kim Jong Un ha molto apprezzato i risultati pratici ottenuti da scienziati, tecnici e funzionari del settore della ricerca missilistica e dalle organizzazioni del Partito interessate che hanno portato un grande successo nel campo dello sviluppo di armi ipersoniche che sono del significato strategico più importante nei cinque compiti principali del piano quinquennale per lo sviluppo della capacità di difesa nazionale stabilito all’8° Congresso del Partito del Lavoro di Corea. A loro ha rivolto un ringraziamento speciale a nome del Comitato Centrale del Partito”.
“Sottolineando la necessità di accelerare ulteriormente gli sforzi per rafforzare costantemente la forza militare strategica del Paese sia in termini di qualità che di quantità e di modernizzare ulteriormente l’esercito, Kim Jong Un ha incoraggiato il settore della ricerca scientifica sulla difesa nazionale a ottenere continuamente ammirevoli successi nella storica sacra causa di aumentare il deterrente bellico del Paese, fedele alla politica strategica del Partito per lo sviluppo della difesa nazionale”.
Intanto, la testata cinese Global Times ha riportato ieri la notizia della ripresa del traffico ferroviario al confine tra la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica Popolare Democratica di Corea. Il confine era stato chiuso dalle autorità nordcoreane due anni fa, all’emergere della pandemia di Covid-19. A dare la notizia della ripresa degli scambi commerciali tra la cinese Dandong e la nordcoreana Sinuiju è stato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian. “Le due parti faciliteranno il normale commercio sulla base della prevenzione e della sicurezza delle epidemie”, ha affermato il portavoce.
“Le industrie chiave della Corea del Nord, in particolare l’industria chimica, importano materie prime dalla Cina ed esportano prodotti in Cina. Il suo sviluppo richiede una rapida ripresa del commercio con la Cina“, ha commentato al Global Times Lü Chao, direttore dell’Istituto di ricerca sulle aree di confine presso l’Accademia delle scienze sociali di Liaoning. Secondo gli analisti, il commercio bilaterale tra i due Paesi dovrebbe riprendere gradualmente con l’obiettivo di raggiungere nuovamente la normalità pre-pandemia.
I detrattori della RPDC si sono affrettati a dichiarare che la riapertura dei commerci sarebbe stata resa necessaria dalla presunta crisi alimentare che esisterebbe in Corea. Al contrario, la realtà ci dice che la RPDC ha dimostrato di poter superare quasi indenne due anni di grandi difficoltà che vanno a sommarsi alle sanzioni ingiustamente imposte al Paese da decenni, laddove la maggioranza degli altri Paesi del mondo sprofonderebbe nella crisi più nera di fronte ad un blocco praticamente totale dei commerci.
Le voci delle propaganda anticoreana sono state smentite anche dai documenti pubblicati poco più di due settimane fa dalla quarta sessione plenaria dell’8° Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea, tenutosi a fine dicembre: “Nel campo agricolo, al quale il Partito attribuisce la massima priorità, sono stati raggiunti risultati degni di valutazione ed evidenti progressi nell’accrescere la fiducia in sé stessi”, si legge nel rapporto finale dell’evento. “Ciò che è importante è che abbiamo acquisito fiducia nel realizzare un’agricoltura sicura in qualsiasi condizione, adottando metodi scientifici per reagire in modo reattivo a fenomeni climatici e altri eventi disastrosi che in precedenza erano soliti determinare l’esito buono o cattivo del raccolto, e questa è la preziosa fruizione il cui merito è va al raro patriottismo e agli sforzi indomiti dei nostri lavoratori agricoli”. Il documento aggiunge anche che “Kim Jong Un ha cortesemente proposto alla riunione plenaria di ringraziare a nome del Comitato Centrale del Partito gli esemplari funzionari agricoli, i lavoratori, gli scienziati e i tecnici che hanno notevolmente contribuito all’esito positivo dell’agricoltura nonostante le condizioni sfavorevoli di quest’anno”.
Parlando del da farsi per il nuovo anno, nel documento si legge che “l’intero Partito e l’intero Paese dovrebbero concentrare gli sforzi sull’agricoltura e fornire manodopera e sostegno materiale alle comunità rurali. E il settore agricolo dovrebbe aumentare la produzione di grano rendendo tutti i lavori agricoli tecnologicamente avanzati e utilizzando positivamente le macchine agricole ora che l’area per coltivare grano e orzo è stata ampliata”.
Oltre ai successi nell’agricoltura, la quarta sessione plenaria dell’8° Comitato centrale del PLC ha celebrato anche i risultati ottenuti in altri ambiti, come quello delle costruzioni: “Il principale successo che il Comitato Centrale del Partito ha presentato al popolo quest’anno è che ha ampiamente dimostrato lo sviluppo e il potenziale di forza del nostro stile di socialismo facendo un balzo in avanti portando avanti dinamicamente i grandi progetti di costruzione pianificati da esso”.
Ancora, “i settori dell’energia elettrica e dell’industria del carbone responsabili della fornitura di energia all’economia nazionale hanno condotto un’efficace campagna di produzione per trainare con forza l’economia nel suo complesso. I settori dell’industria dei materiali da costruzione e delle macchine, dell’industria mineraria, della silvicoltura, dei trasporti terrestri e marittimi e dei trasporti ferroviari hanno sostenuto l’aumento della costruzione e della produzione a livello nazionale. Tutto ciò significa un miglioramento di un passo avanti nell’attuazione del piano per quest’anno”.
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Giulio Chinappi – World Politics Blog