Avevano pure indicato la data esatta, mancava l’ora ma per quella si stavano attrezzando. Oggi 16 febbraio, secondi le autorevolissime rivelazioni del governo USA, la Russia avrebbe dovuto invadere l’Ucraina.
Tutti i mass media italiani avevano contribuito ad avvalorare questa panzana, con i filmati di truppe in movimento e con le interviste a patrioti ucraini disposti a morire per il loro paese, magari con alle spalle i simboli del battaglione nazista Azov.
Per accreditare l’invasione sono state spostate e quasi chiuse le ambasciate degli USA, della GB e dei paesi più fedeli alla NATO, si è intimato ai civili di lasciare il paese, si sono chiusi i voli. Cioè la NATO ha inflitto al popolo dell’Ucraina danni di guerra prima ancora che la guerra scoppiasse.
Ora, purtroppo per i guerrafondai USA e per fortuna nostra, l’invasione si è rivelata un’invenzione prodotta dalla stesse menti che portarono Colin Powel a mostrare fiale finte all’ONU. Ora il confuso e balbettante Biden, che in un anno ha buttato nella spazzatura tutte le mobilitazioni e le speranze che lo avevano fatto vincere contro Trump, comincerà a dire senza tema di ridicolo che è merito suo. Il suo cagnolino britannico Johnson, che ha fatto la Brexit solo per diventare una pallida stellina della bandiera USA, continuerà ad abbaiare che non si fida dei russi. I governi fascisti e ultranazionalisti dell’est continueranno a chiedere soldi e armi per fronteggiare un pericolo russo che si sono inventati.
Intanto la Germania, che sarebbe stata la prima vittima della guerra, continuerà a fare affari di gas e di tutto il resto con la Russia come e più di prima. E la Francia le sarà alleata.
Quanto all’Italia del finto superman Draghi continuerà a non esistere, a barcamenarsi tra fedeltà euro-atlantica e interessi europei, serva di tutti, utile a nessuno. Del resto di che stupirsi quando le forze politiche più importanti non hanno detto nulla o han fatto gara di servilismo USA con la Lituania e tutto il giornalismo ufficiale ha propagandato senza vergogna le più stupide veline dell’isteria anti russa.
Oggi 16 febbraio la guerra non c’è, ma la costosissima guerrafondaia NATO resta. La sola vera minaccia alla pace mondiale viene da essa e non solo per i deliri dell’imperialismo americano in ritirata. Ma anche perché la pletora di funzionari, politicanti, generali, affaristi, mercanti e produttori di armi che con la NATO ci vive, ha bisogno di inventare guerre per affermare i propri sporchi interessi. Il primo vero atto della pacificazione mondiale sarebbe sciogliere la NATO.
Per dire questo vi aspettiamo sabato 19 a Napoli. Via dalla NATO, via la NATO.

Giorgio Cremaschi PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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