Sara Reginella, psicologa e autrice di “Donbass: la guerra fantasma nel cuore dell’Europa” ripercorre insieme a noi le vicende del Donbass e le ragioni dietro l’operazione bellica che si è prodotta in queste ore in Ucraina. “Contro la nazificazione dell’Ucraina e contro Stefan Bandera che la popolazione del Donbass si è ribellata. Ed è giusto. Se torna il fascismo noi dobbiamo essere anti-fascisti sempre”, ha sottolineato Reginella.
“Le bandiere di Pravy Sektor – quella dei collaborazionisti ucraini nazisti – sventolava insieme alle bandiere europee nel dopo Maidan del 2014 e gli stessi battaglioni Azov, Aidar, Donbass… erano di matrice nazista e sono stati integrati nell’esercito. La popolazione del Donbass non si è opposta all’Ucraina, è una bugia dire questo, è stata una ribellione alla nazificazione che dal 2014 si è imposta in Ucraina”, ha proseguito.
“Come nascono le guerre? Fare la divisione tra buoni e cattivi è pericoloso. Vi invito ad uscire da questa logica e comprendere gli eventi che hanno portato a 8 anni di morti in quelle regioni”. E ancora: “La popolazione del Donbass soffre da 8 anni. La Russia è intervenuta in difesa di quel territorio contro l’espansionismo Nato che con le sue basi Nato ha accerchiato i confini russi”, ha proseguito.
Sui media occidentali e la manipolazione di questi anni sulla vicenda Reginella dichiarano: “O occultano le notizie o le mistificano manipolandole. Nella guerra del Donbass abbiamo visto entrambe. Perché ho deciso di raccontarlo questo conflitto? Perché quando nel 2014 è scoppiato è stato totalmente censurato. Ne sono venuta a conoscenza per caso da un contatto social e nessuno ne parlava. Sono andata lì per capire: ci dicono che viviamo in una democrazia e ci occultano una guerra. L’ho visto il fronte nel 2015 e nel 2016: tutte case distrutte, persone che coltivano l’orto fuori dalle case distrutte perché non volevano abbandonare la propria terra. Perché il dolore di questa popolazione non è interessata?”
Vi consigliamo la visione integrale dell’intervista per rompere il muro di gomma delle menzogne che in queste ore occupano i media mainstream italiani